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LO SCAFANDRO E LA FARFALLA regia di Julian Schnabel

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Mauro Lanari     5 / 10  17/01/2009 01:35:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’OCCHIO CHE PATISCE
1) A parte che nel film non c’è nulla della farfalla bensì, semmai, della crisalide (incompiuta, perennemente incompiuta).
2) Comunque sia, questa pellicola costituisce, insieme a “Giove e oltre l’infinito”, alla “cura Lodovico” e forse a “Un Chien andalou”, la principale rappresentazione cinematografica della metafisica schopenhaueriana e quindi la maggior novità rispetto alla consueta filosofia dello sguardo: dal voyeurismo attivo e funesto di opere come “Film” (Beckett/Keaton), “L’occhio che uccide” e “Manhunter”/”Red Dragon” all’esibizionismo attoriale e alla spettatorialità coatti d’una Voluntas che agisce da regista impersonale, occulto e maligno, predeterminandoci nel modo d’una “vis a tergo” pantragista.
3) La dispotica cecità di tale Voluntas neobuddhista rimanda sincretisticamente al millenarismo dell’era del cosiddetto Spirito, ossia al Regno d’una forza arbitraria che “soffia dove vuole […], ma non sai di dove viene e dove va” (Giovanni 3, 8).
4) “E gridarono a gran voce: «Fino a quando […]?» Allora fu detto […] loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro” (Apocalisse 6, 10-11). Che tipo di “numero” dev’essere mai completato, “numero” come cifra aritmetica e/o “numero” come atroce esibizione (cf. i Joy Division di appunto “Atrocity Exhibition”)?
5) Dopo mesi e mesi, sono passato dalla centralità del voyeurismo a quella dell’esibizionismo (si veda http://www.filmscoop.it/commenti/default.asp?idFilm=1372&idCommento=466406) e infine, adesso, alla condizione vittimaria di entrambi i ruoli, succubi pariteticamente d’un regista dominatore, prevaricatore e aguzzino. In termini hegeliani: lo spirito oggettivo della messa in scena storica e lo spirito soggettivo della coscienza del fruitore sono soggiogati da uno spirito “assoluto” (il monolite/o?), che ci sburattina a suo piacimento e come in un mattatoio (“Schlachtbank”). Manco in Hegel risulta che tale spirito abbia una connotazione personale, però la parola spirito resta lecita se rinvia al tramonto del materialismo ingenuo e alla fisica ch’è giunta a ipotizzare un concetto d’energia al di là del distinguo tra materia e onda immateriale.

Si veda forum interno:
http://www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=8880&PN=1&TPN=249 (e pagina seguente)
Mauro Lanari  25/01/2009 00:36:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pubblicato su ibs:
http://www.ibs.it/dvd/8032807024288/mathieu-amalric-emmanuelle-seigner-marie-josee-croze-anne/scafandro-e-la-farfalla.html
Wally  10/04/2009 01:10:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma tu ti sei capito?!? Sembra che su filmscoop si faccia a gara di chi parla e scrive più intelligientememte... Sarò ignorante ma di quello che hai scritto non c ho capito niente
Mauro Lanari  15/04/2009 17:09:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lui e lei, due semiologi, s'incontrano per la prima volta e cominciano a fare conoscenza:
"Di che segno sei?"
Invia una mail all'autore del commento wega  10/02/2010 19:56:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
haha grande...
Keir 9000  16/04/2009 14:13:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti stai arrampicando sugli specchi e altri saggi.
Keir 9000  18/04/2009 13:18:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
-Sei un pallone gonfiato grafomane.
-Un birigibile?