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LA VENDETTA DI HALLOWEEN regia di Michael Dougherty

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oh dae-soo     7 / 10  09/01/2013 13:20:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
leggeri spoiler

Beh, ma questo è assolutamente un possibile cult.
Peccato non l'abbia visto la notte del 31 Ottobre, volevo farlo ma poi chissà che mi sarà successo, probabilmente mi sarò messo a vedere una partita di Serie C o cose così.
No perchè credo che vedere Trick 'r treat (Dolcetto o Scherzetto) la notte di Halloween sia veramente divertente, specie per le nuove generazioni che ancora si mettono due maschere e intagliano una zucca.
Sì, questo è il film di Halloween per Antonio Masia (un mio amico la cui opinione diventa spesso quella di tanti).
C'è Halloween in ogni fotogramma, nei personaggi, nell'atmosfera, nel plot, negli snodi narrativi.
E' tutto così hallowenizzato che i geniali sceneggiatori hanno fatto di più, hanno inserito come personaggio Halloween in persona, hanno antropoformizzato una data, dato un corpo ad una tradizione. *****, quel personaggio è assurdo, in realtà non è cattivo, lui vuole solo che le tradizioni si rispettino, dategli un Lion o un Bounty e non vi tocca.
Il film parte come il classico filmetto horror con belle cavalle (per omaggiare il Sergente Outsider), dialoghi imbarazzanti, omicidi standardizzati et cetera ma poi avviene il miracolo.
Questo film ha uno dei plot meno lineari di sempre.
Flashback di 30 anni prima? C'è.
Vicenda "odierna" con salti temporali avanti e indietro? C'è.
Storie incrociate? Ci sono.
Storie parallele? Ci sono.
Una stessa sequenza vista in due tempi diversi e da due punti di vista diversi (ricordate tipo Elephant di Van Sant?) ? C'è.
La pellicola ha un andamento incredibile, va avanti, indietro, a destra, a sinistra, i personaggi appaiono, scompaiono, poi riappaiono nelle vicende di altri e così via. Alcune ministorie si completano da sole e senza stacchi, altre invece in più riprese e unendosi ad altre,
Vi assicuro, tutti metodi narrativi già visti ma qua vengono mischiati tutti assieme.
Ne poteva venir fuori un pastrocchio incredibile e invece tra un funambolismo e l'altro il film sta in piedi.
E regala sequenze mica male, tipo il flashback dell'autobus fotografato alla grande su variazioni color seppia e con quei ragazzi così inquietanti.
O come la scena 25 anni dopo alla cava, anche qua giusta atmosfera e forse, per la prima e unica volta durante l'intero film, un minimo di inquietudine per lo spettatore.
O come il sabba delle ragazze, scena ai limiti dell'erotico, ragazze bellissime ma che sotto sotto sono ben altro.
Anche questo colpisce de sto filmettino.
La vicenda sembra reale, in qualche modo verosimile ma poi in 20 minuti esplode l'horror vero e proprio, i mostri. I ragazzi resuscitati, le porcone lupe mannare, l'uomo Halloween, davvero sorprendente. E ottimi gli effetti speciali, bravi.
E Anna Paquin che si allena per True Blood.
Dai, lo voglio premiare, un filmettino per una serata divertente ma con qualcosina in più.
Magari, e la cornice fumettosa del film lo richiama, una specie di Creepshow delle nuove generazioni.
Ma con tutte le storie mischiate tra loro.
Creepshow già.
Pace all'anima sua.
Mi manchi.