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LA VENDETTA DI HALLOWEEN regia di Michael Dougherty

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phemt     6½ / 10  22/11/2009 19:06:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante ma non completamente riuscito tentativo di rinverdire il fascino dell’horror ad episodi che, per quanto ci abbiano provato, è un genere che purtroppo non ha mai sfondato come avrebbe potuto…
Qui l’idea è di prendere un po’ spunto dal buon vecchio Creepshow (e lo si nota anche dai legami con i comics), un po’ dalle storielle horror che piacciono ai più giovani proponendo una manciata di storie che spaziano dallo slasher movie fino al fantasy per ragazzini con in aggiunta un pizzico di grottesco e di black humor che tutto sommato ci sta bene (anche se personalmente avrei preferito una dose di humor più corposa)…

La differenza con il film di Romero e con gli horror ad episodi più in generale è che non c’è netta divisione tra le storie che sono quindi fuse sullo stesso piano narrativo/temporale e che sono tra loro bene intrecciate… Idea questa decisamente buona che rende più interessante la narrazione e in parte evita la disomogeneità classica della maggior parte degli horror ad episodi…

La confezione è ottima, fotografia e regia si attestano su buon livello, non male gli FX e il cast è quanto di più adeguato si potesse immaginare…
Purtroppo le caratterizzazioni psicologiche sono quelle che sono tra l’immancabile verginella, le solite troione da competizione, l’insospettabile pazzo omicida con un lavoro tra i più seri alle spalle, i bambini con il loro scherzi dementi e l’immancabile vendetta da parte del bambino più problematico, l’eremita burbero che capisce l’errore fatto e si salva (anche se solo momentaneamente) e così via…
Stilemi classici del genere e fondamentalmente non c’è nulla di male nel riproporli, se non che chiaramente questo Trick r Treat non aggiunge davvero nulla di nulla al genere horror, molto di ciò che si vede sullo schermo sa di già visto, nessuna innovazione narrativa, qualche colpo di scena ben congegnato fa il paio con altri davvero poco sorprendenti e in più c’è da considerare che a tratti la tensione latita più di quanto dovrebbe in un prodotto nato con queste finalità…

Il regista ha buon gusto scenico e lo si nota dalla scena dell’autobus e da quella delle licantrope spogliarelliste con in sottofondo Sweet Dreams, ma malgrado un certo citazionismo ad alcuni prodotti anni 80 nel complesso il film mi sembra più adatto ai giovanissimi che al cultore del genere horror…
Interessante il pre-finale che chiude il cerchio della vicenda, simpatico il finale vero e proprio per quanto abbastanza telefonato…


Non un capolavoro ma si fa guardare tranquillamente!

Menzione d’obbligo per il bambino con il sacco in testa che è il personaggio più riuscito del film…