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SHINJUKU TRIAD SOCIETY regia di Takashi Miike

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Tumassa84     7½ / 10  25/01/2011 03:19:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'esordio di Miike per quanto riguarda il cinema proiettato in sala, dopo una lunga gavetta iniziata come ragazzo tuttofare nei set dei telefilm e continuata nel mondo del V-cinema (passando per l'assistenza alla regia anche di registi noti come Imamura). Ed è un gran bell'esordio, il film mostra già il personalissimo stile di Miike, fatto di esagerazioni, comicità, devianze, violenza e malinconia. Anche per quanto riguarda le tematiche Shijuku Triad Society è coerente con il resto della filmografia, presentando personaggi senza una precisa identità e emarginati: i zanryu koji nei personaggi di Tatsuhito e il fratello, l'omosessualità, ma anche la depravazione sessuale, lo ridicolizzazione della virilità, la dimensione nostalgica. A quest'ultimo proposito, è da sottolineare la bellissima fotografia con cui viene presentata Taiwan, con la pellicola che vira al giallo e con i colori molto morbidi, secondo una scelta che si ripresenterà nei film di Miike, per dare dei toni più nostalgici. Ciò in contrapposizione totale al forte contrasto e ai colori accesi di Shinjuku, che sembra quasi essere un luna park folle e sanguinolento (basta pensare a come sembrano irreali il cielo e la luna che la sovrastano).

Film quindi consigliato a tutti i fan di Miike, ma non necessariamente solo a loro. Di scene memorabili ve ne sono moltissime, a partire dalla prima, quando un poliziotto si fa fare una foto ricordo con in mano una testa mozzata, efficace quantomai nel calarci nella follia non solo di Shinjuku, ma anche del film e dell'intera opera del regista.