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LITTLE CHILDREN regia di Todd Field

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Thorondir     7 / 10  02/04/2024 16:17:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il secondo lavoro di Todd Field è una spietatissima analisi della borghesia americana nelle sue placide villette a schiera: tradimenti, pregiudizi, ossessioni, violenza repressa e manifesta. Un coacervo di situazioni che chiuse nelle case americane e nella retorica della famigliola felice Field decide di distruggere senza mediazioni di sorta: su tutto si erge costante la figura simbolica del bambino, nelle sue varie accezioni: il legame di una madre con sua figlia, quello di un figlio ormai più che adulto con la propria madre anziana (unica veramente in grado di capirlo), il bambino mai cresciuto rappresentato dalla figura di Brad, quello ucciso dall'ex poliziotto che per trapasso dovrà salvare un altro "bambino" che in verità odia visceralmente . Una società bambina (e bambinesca) totalmente falsa nelle sue rappresentazioni e auto-rappresentazioni. Field costruisce un film di incastri e di denuncia con un crescendo che culmina nel pre-finale, con l'ottima e inquietante sequenza nel parco: peccato, veramente peccato, per quel finale che vuole riconciliare, che prospetta una redenzione (classico tema del mondo statunitense, con tutte le sue radici religiose), che finisce per depotenziare anche concettualmente tutto ciò che "Little Children" aveva costruito così bene nelle precedenti due ore.