HALLOWEEN - THE BEGINNING regia di Rob Zombie

misachan     6 / 10  15/01/2008 16:58:42 » Rispondi
All our times have come,
Here but now they're gone.
Seasons don't fear the reaper,
Nor do the wind, the sun or the rain...
We can be like they are...

Dio, non possono mettere la mia canzone preferita in un film che volevo bocciare x3
Vediamo... non conoscevo la saga di Halloween, per questo volevo vederlo a tutti i costi... e tuttavia non mi ha convinto. Mi son detta "Come può il personaggio di Michael Myers aver appassionato negli anni '80 così tanti spettatori, se in realtà è solo un malato mentale catatonico che uccide senza criterio chiunque gli capiti a tiro? C'è poca storia... non si diventa così malati solo perché hai i genitori separati e tua madre è una ballerina di lap dance".
Ho cercato informazioni, e ho trovato tutt'altra storia. Nella sceneggiatura originale Myers viene a contatto con sette sataniche che gli fanno una sorta di lavaggio del cervello e lo convincono ad uccidere la sua famiglia per il bene dell'umanità... imprimendogli un marchio dal sapore paranormale che è quello che gli dona una forza immane.
E di questo cosa c'è nel film? Niente, o quasi :/
Non si capisce nemmeno quale sia il vero motivo per cui torni ad Haddonfield a cercare la sorella, in questo senso la scena della fotografia è molto fuorviante, a tratti ridicola.
E poi, nella versione di Rob Zombie, Myers passa per handicappato°°" Quando ho letto che nell'originale invece, era più lucido che mai.
Tutto sommato, l'impressione che ho avuto di Michael Myers basandomi su questa pellicola, è quella di un assassino che opera senza logica, privo di motivi che lo hanno reso ciò che è, dalla forza irreale, e sottotono, estremamente sottotono rispetto a quel che ci si aspetta da film del genere.
Non c'è tanto la freddezza e il vuoto dietro questo personaggio; c'è il nulla.
Di positivo, i richiami ai tipici horror anni 80'... quei vialoni interminabili con le villette a schiera, le case di legno con lo scantinato polveroso, lo sceriffo che non ti crede mai, che grazie al cambio di regia non danno al film un sapore stantio. Ma la freschezza che restituisce un'ottima trasposizione temporale non è sufficiente per premiare un film che fa sorgere e concludere in poche e per lo più scadenti apparizioni uno dei più grandi miti horror.
Solo alcune scene sono degne di nota, come lo sguardo dalla finestra della biblioteca o l'uccisione di Bob Simms, ma non so quali siano effettivamente merito di Zombie, e quali siano riprese direttamente dall'originale.
E tuttavia la tensione c'è, e anche un po' di paura, ci si chiede spesso cosa diavolo stia nuovamente per succedere... 6-