Hana Tsukishima 7½ / 10 03/05/2015 02:10:08 » Rispondi Ricordo che del "regista a due teste" vidi qualche vita fa "Il grande Lebowski" e invece di impennarmi verso lodi sperticate, lo scartai dopo solo una chance. Un errore? Forse, visto che avevo 19 anni e un'esperienza tutta da formare in fatto di cinema. Sta di fatto, ad ogni modo, che da allora rimasi immune al fascino dei due, e le nostre strade rimasero divise per ben 7 anni, fino a quando, tallonato da un amico, ci siamo ritrovati nel Texas polveroso degli anni '80 di questo "Non é un paese per vecchi". Il primo aggettivo che mi viene in mente per definire la pellicola é: pretenziosa. Non fraintendetemi, tutto ciò non significa che faccia schifo come prodotto, ma la ricerca forzata di dialoghi e situazioni ad effetto
quella del ritorno nel luogo del delitto da parte del maniaco omicida e il successivo dialogo tra i due poliziotti sulla pericolosità incredibile dello stesso in base a questo gesto, é proprio la scena chiave che rappresenta tutte le forzature
e certe scelte di regia improbabile hanno fatto calare il voto non di poco, così come il parrucchino di Bardem, che ne rovina in parte l'ottima interpretazione. Buoni e intelligenti, invece, tutti gli escamotage durante i vari incontri di lotta e non tra lo stesso attore spagnolo e Brolin, così come qualche battuta tagliante qua e là. Degno di nota, inoltre anche come sono stati omaggiati e poi destrutturati certi cliché cinematogratici
indicativa in questo caso la sequenza che lo vede protagonista al motel insieme a un non troppo rilassato Woody Harrelson
. Sul finale, il messaggio arriva poco e si conferma soltanto quello che già si era capito, senza particolari picchi emozionali o introspettivi. Insomma un buon film, nonostante tutto, con un cast di attori che fa il suo dovere,tra cui uno molto in parte (Bardem). Un prodotto che se si fosse guardato meno allo specchio e non avesse voluto strafare, avrebbe potuto dare di più.