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NON E' UN PAESE PER VECCHI regia di Joel Coen, Ethan Coen

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dobel     9½ / 10  09/04/2010 11:11:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' una riflessione sulla vecchiaia, sui valori estinti, su un modo di vivere e vedere le cose che non trova più posto hic et nunc. I riferimenti tematici al western crepuscolare sono infiniti ed impreziosiscono una pellicola di rara sensibilità.
Il vecchio sceriffo è il vero protagonista della storia, gli altri personaggi (interpretati magistralmente, peraltro) sono solo accidentali, sono i delinquenti di turno. Ma sono delinquenti la cui logica e il cui codice attingono a principi e formule che un vecchio non può più capire. Il tramonto che accompagna Tommy Lee Jones è un tramonto peckinpahniano; il suo semplice ritirarsi dalla battaglia, il suo senso di serena sconfitta e accettazione di una realtà che non gli appartiene più rappresenta un ennesimo commiato ( e devo dire dei più toccanti grazie ad una regia e a degli interpreti in stato di grazia) al vecchio West. Potrebbe essere un'opera di Peckinpah o un ultimo saluto del vecchio Ford...Il film si apre con la rievocazione fuori campo dei vecchi sceriffi, da cui discende il nostro protagonista, e si chiude con il pensionamento dell'ultimo Sceriffo. Il mondo cambia, il tempo passa, e le cose non possono continuare ad essere le stesse all'infinito. Meglio andarsene a fare una cavalcata nel deserto e ripensare a 'quando i cactus erano in fiore'... Questo 'non è un paese per vecchi'.