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NON E' UN PAESE PER VECCHI regia di Joel Coen, Ethan Coen

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Ciumi     8½ / 10  23/09/2009 17:53:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non è paese per vecchi. I giovani
Tra le braccia l'un l'altro, uccelli sui rami"

Ma possiamo interromperci qui. Il film dei Coen non ha altro a che fare con la poesia di Yeats da cui per il titolo estrae il primo verso (che è poi lo stesso del romanzo da cui è tratta la sceneggiatura, ad essere precisi). Il deserto Texano non è la Bisanzio spirituale della lirica. E l'oro a cui mirano i suoi cow-boy, non quello della "parete di mosaico" che solo "orafi greci sanno forgiare". Semplicemente in questo paese Coeniano non si arriva ad invecchiare.

C'è tutto il meglio del cinema e dell'anti-cinema dei due fratelli in questa bellissima pellicola: la fotografia lucida, l'azione pacata, la suspense silenziosa, quella screziatura di umorismo nero che è necessario percepire per comprenderne appieno il valore. E poi i loro cieli azzurri pezzati di nuvole, le notti immense toccate dalle luci elettriche (i Coen, a mio avviso, sono i migliori nell'illustrare gli spazi sterminati dell'America settentrionale).
Cadaveri disseminati ovunque, sangue, vite affidate al lancio di una moneta. E tutto questo per cosa? Si chiedeva la protagonista di "Fargo".

In verità, dietro a tutto questo qualcosa pur c'è. Una sorta di giustizia accidentale (dove non arriva il piombo dei fucili, sopraggiunge un semaforo rosso); e un agente di polizia alle soglie della pensione - che rimanda proprio alla poliziotta incinta di "Fargo"; ma per molti altri aspetti le due pellicole sono accostabili - genuino, autentico, pensante, umanissimo, che va a far visita ad un suo vecchio collega menomato.
Ecco dunque svelata la vera ragione della citazione nel titolo: "Non è un paese per vecchi" è una dedica sentita, da parte dei fratelli Coen, ai valori morali di quell'uomo.