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NON E' UN PAESE PER VECCHI regia di Joel Coen, Ethan Coen

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ferro84     6½ / 10  06/03/2008 02:16:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi accingo a votare questo film con grande umilità perchè a tratti questo film non mi è piaciuto.

Intendiamoci per i primi 70/80 minuti la mi ha tenuto con il fiato sospeso, affabulato e sopratutto rivelato un Bardem che già conoscevo ma non ricordavo essere così maledettamente bravo!

Poi non so se mi sono perso io o il film, sarà che i Coen a quel punto abbandonano la cifra del genere e si cimentano nell'autoriale con le amare riflessioni dello sceriffo Tommy Lee Jones ma francamente, sarei ipocrita se non lo dicessi, mi ha annoiato (e in sala non ero il solo vi posso assicurare).
Lo sceriffo di fondo non entra mai in storia, bivacchia in modo passivo in un mondo che non lo appartiene più, però alla lunga stanca questo suo bivacchiare, possono esserci anche delle riflessioni però diventano odiose se spezzano continuamente il ritmo narrativo del film.



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Ho trovato molte incongruenze che non riesco a capire se sono tali oppure non ho compreso in pieno.

Una cosa di oggettivo però va detta, il film scorre in modo eccessivamente lento a tratti prolisso e con troppo dialogo.
Si possono avere opinioni divergenti sul fatto che sia un capolavoro o un semplice film di buona fattura (io mi iscrivo a questo partito) resta il fatto che invito a riguardarsi la filmografia dei fratelli Coen che in passato hanno saputo fare vere e proprie perle delle storia del cinema a cui Non è un paese per vecchi è decisamente inferiore.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  17/03/2008 20:01:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok provo a rispondere alle tue domande (sempre che qualcuno non mi abbia preceduto)

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Invia una mail all'autore del commento Enzo001  18/03/2008 15:04:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su chi prende la valigetta non sono sicuro comunque, devo rivederlo
andreapau  06/03/2008 09:29:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti aggiungo agli incredibili:le tue domande sono proprio la chiave del film.tutto cio' che hai definito incongruenze,è esattamente il significato del film.imarginalità dello sceriffo,passività,ncidente,soldi,indifferenza alle sapartorie,vanno letti in chiave simbolica e non certo come tasselli narrativi elementari.
sforzati,mi sembra brutto spiegarti perchè la città è indifferente e lo sceriffo marginale.è tutto nel titolo,come nelle domande del milionario di gerry scotti
ferro84  06/03/2008 10:33:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora ho capito mi verrebbe da dire allo sceriffo "LAMENTATI MENO E LAVORA DI PIU'" :D

Sto scherzando, probabilmente questo film è molto più tarantiniano di quello che pensavo
VincentVega1  06/03/2008 12:42:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non sò se hai letto il libro, ma lo sceriffo fà molte più riflessioni che nel film! in questo caso quindi non te lo conosiglio ;)


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ferro84  06/03/2008 18:32:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah ecco nel libro c'era un senso perchè alcuni mi hanno detto "l'incidente finale è un modo per far vedere che anche il vincente alla fine esce sconfitto" , il personaggio di Bardem esce sconfitto non perchè fa l'incidente ma perchè alla fine dopo quella carneficina i soldi sempre non li ha trovati
pino08  06/03/2008 19:18:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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maxilprof  07/03/2008 12:23:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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badovino  07/03/2008 19:36:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Feero84...volevo solo dire, ma è una risposta in generale non solo a te, che il personaggio di Bardem, tra l'altro costruito benissimo, non esce sconfitto nè per l'incidente (come tu giustamente dici) nè per i soldi trovati o meno. Il killer sembra in fondo essere al di sopra delle parti, un immortale, la personificazione del fato-morte. In realtà c'è molto di più. Il fatto stesso che lui faccia l'incidente sta a indicare che è un uomo come tutti e non deve scordarselo e si può dire, infine, che anch'egli è un perdente perchè ingabbiato dalle sue leggi, le leggi della monetina, testa o croce, questa è la sua vita... testa o croce. Le sue sono solamente regole diverse da quelle comuni ma pur sempre regole: l'ineluttabilità del destino lo mangia vivo. Poi naturalmente ognuno è libero di pensare se questo è un piccolo capolavoro, un lavoro ben fatto, una vergogna per i Coen. Già il fatto che se ne parli a spettro più ampio sta ad indicare la complessità narrativa e psicologica del film. Ciao
augusta  10/03/2008 14:57:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Buongiorno a tutti. Ho visto molto di recente questo film ed ho voluto cercare su internet commenti per meglio capire se si tratta di un capolavoro o meno.
Non ho votato il voto ma mi limiterò a rispondere a ferro84.

Parto da un punto di vista che io definirei "privilegiato" in quanto no nsubisco l'inquinante condizionamento di "FARGO" (che non ho ancora visto) e del Romanzo al quale si ispira Non è un paese per vecchi.
Ho cercato, anche, di guardare il film ignorando quanto oscar avesse vinto.

Beh, non voglio dilungarmi troppo ma solo proporvi una conclusione al quale sono arrivato dopo un attenta visione del film: nulla è lasciato al caso.
Purtroppo ci sono molte false incongruenze come, ad esempio, quella riportata nella frase iniziale.


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L'evento sembra evidenziare che alcuni eventi avvengano puramente per destino ed la moneta ne è un chiaro riferimento.

... continua
ferro84  10/03/2008 20:21:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cara Augusta grazie per la tua osservazione.

Però anche se fosse esatta (e ci sono buoni motivi per supporlo) considero il ricorso al caso, al fato, una cosa un pò comoda, una scorciatoia comprensibile a un Allen (che sforna film a raffica) ma non a raffinati cineasti come i Coen
carmus  07/03/2008 16:21:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alcune incongruenze in realtà sono dovute alla necessità di condensare in un film un romanzo che è molto più ampio per accadimenti ed introspezione dei personaggi. Libro che io quindi considero migliore del film (che è comunque notevole!). Ad esempio.....

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ferro84  07/03/2008 19:37:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti io ho pensato fosse una prostituta o una ninfomane di quelle che si incontrano solo nei film...............comunque dai vostri commenti si sta delineando un film tutt'altro che chiaro, a me non sembra criptico ma semplicemente confuso