gerardo 8½ / 10 27/02/2008 15:10:23 » Rispondi I fratelli Cohen imbastiscono un imponente western moderno, nel quale i personaggi si muovono spinti da pulsioni istintive e da morali deliranti. In mezzo, nel vano tentativo di arginare la de-generazione prodotta da questo conflitto, il vecchio sceriffo, retaggio di un pensiero e di una cultura della comunità ancorata su principi in progressiva e inesorabile dissoluzione. La prima parte del film, con le panoramiche del deserto texano, alternate ai dettagli e ai primissimi piani di leoniana memoria, è una gioia per gli occhi. Basterebbero le sole inquadrature in campo lungo sul deserto, miste a quel senso di impercettibile inquietudine che nonostante la calma apparente sanno trasmettere, a riconciliarti lo spirito, a soddisfare il desiderio dell'immagine pura che si prova andando al cinema. Questo dei Cohen è un film il cui pessimismo si manifesta nell’impercettibilità del destino, per cui ogni situazione, ogni esistenza, può cambiare da un momento all’altro nel modo più inaspettato. Il ritrovamento della valigetta contenente 2 mln di dollari è per l’operaio Llewelyn una vera e propria svolta nella sua modesta vita: un’occasione da non perdere a nessun costo. L’epilogo della sua vicenda sarà altrettanto inespettato. Proprio come quello del killer psicopatico Anton (uno strepitoso e inquietante Javier Bardem), una figura tanto sconvolgente quanto simbolica da rappresentare la banalità e la perseveranza del male inestirpabile.
patt 27/02/2008 23:33:55 » Rispondi bel commento ger, hai inquadrato esattamente lo spirito che il film mi ha trasmesso, gli ampi e bellissimi scenari inquietano nella loro calma quanto il "duello" dei protagonisti, un mix "calmo" e malefico.
norah 28/02/2008 00:13:57 » Rispondi quoto patt e il voto.
gerardo 28/02/2008 12:38:31 » Rispondi Allora amori miei, vi mando un pacco di baci. Divideteveli in parti uguali eh... ghgh!