JOKER1926 5 / 10 30/05/2010 19:56:07 » Rispondi Quando un film nasce da un disegno letterario, nella fattispecie del genere Thriller, lo spettatore deve fare molta attenzione prima di imbattersi con una regia criptica che si riallaccia costantemente al contenuto del libro, insomma chi si avvicina al film senza “introduzione all’ uso” ovvero senza aver esaminato, cioè letto le pagine del lavoro di Christophe Grangé diventa molto difficile seguire ed apprezzare poi “I Fiumi di porpora”.
“I Fiumi di porpora” tolta la scusante del libro resta comunque un film terribilmente artificioso, un po’ confuso, un po’ ermetico e molto difficile da interpretare. La regia propone una sceneggiatura “sofisticata” ma a tratti, lunghi tratti davvero indigeribile, spesse volte dunque la noia prenderà facilmente il sopravvento; da ricordare, come note liete, gli attori, la fotografia , gli scenari (misteriosi) e l’atmosfera degna di ben altri progetti cinematografici.