laconico 8 / 10 12/12/2011 01:13:23 » Rispondi Una lunga e cadenzata tragedia greca in chiave moderna. Questo film ha sia lo spessore che la fattura del capolavoro, pietra miliare cinematografica. E' lento, a volte sfibrante, epico nel suo racconto di un'epopea di esiliati. Anghelopoulos è un maestro che mette nelle sue opere tutta la malinconia della sua terra, del suo popolo. Condisce il film con scene di surreale abbandono nell'aspra scenografia di una natura matrigna. Via di mezzo tra teatro e cinema, è una pellicola che sfiora l'eccellenza, umana troppo umana, spietata, disperante.