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LA SORGENTE DEL FIUME regia di Theo Angelopoulos

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gerardo     8 / 10  23/03/2004 17:28:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Fluviale”, contemplativo, La sorgente del fiume percorre, nell’arco di oltre due decenni, la storia di Eleni, la protagonista, e, con essa, la storia greca tra i primi anni ’20 e la metà dei ’40, al termine del conflitto mondiale. Straziante e lacerata. L’elemento visivo principale del film, il fiume, ma più in generale l’acqua, sembra dare, nel suo scorrere placido e lento, il ritmo al film stesso. La sua valenza simbolica, solitamente positiva, ne La sorgente del fiume assume un valore piuttosto negativo se si considera che esso è portatore di morte (e di morti), distruzione e perdita. I toni della fotografia, in grigio, disegnano lo strazio di Eleni, delle perdite affettive che costellano la sua tragica (mitica?) esistenza e quella della Grecia, lacerata e devastata dalla dittatura fascista, dalla guerra mondiale e dalla guerra civile. La lentezza dei piani sequenza, di cui è costituito per gran parte il film, quasi a riprendere il lento scorrere del fiume e della vita, pare conferire alle vicende di Eleni l’idea d’immobilismo esistenziale, una sorta di predestinazione ineluttabile alla perdita (e alla sola sopravvivenza di sè), chè le peregrinazioni geografiche e fisiche sono piuttosto peregrinazioni del dolore.