emmepi8 7½ / 10 23/01/2007 12:11:05 » Rispondi Bisogna distinguere il film dalla storia e dalla storia personale che poi incredilbilemente nel finale si assume a simbolismo; la storia inzia benissimo, ma poi si confonde e si frastaglia disperdendosi, quella personale segue di pari passo la storia con la S maiuscola, complicando e diluendo certi momenti di grande cinema. Si, ci sono momenti e riprese di grande cinema, cosa che non capita spesso al regista greco, che nella sua rarefazione riesce ad allontanare la sua idea cinematografica dal pubblico, e riguardata a distanza di anni (come alle volte succede per certi autori) viene riconfermata come un gioco intellettuale prolisso e vuoto. L'idea di mettere la poesia nel cinema, non è nuova ed abbiamo diversi esempi ci grande cinema, ma l'idea da sola non basta, ci vuole il polso per realizzarla, e l'in-put di Tonino Guerra non basta a darglielo, anzi serve a complicare la cosa e si è visto anche in altre operazioni. Con questo non dico che il film non mi è piaciuto, ma lo trovo abbastanza dispersivo , anche se la realizzazione è davvero eccezionale e piena di fascino ed emozione, con la musica che fa maestra, ma con una visione generale dell'operazione si nota questa sconclusione La realizzazione è stupenda, ma la storia non riesce ad entrare nei nostri cuori se non a sprazzi, lasciandoci disorientati. Abbiamo però una evoluzione interessante di questo regista pieno di idee