Prendi una madre che terrorizzata dall'acqua ovviamente si fa il viaggio in barca con la neonata appresso, prosegui con un idiota che non butta la scala per risalire e che felice felice si improvvisa psicologo e getta in acqua la fifona procurandole una sincope, continua con un fesso che praticamente si suicida andando a sbattere su l'unica cosa contro cui sarebbe potuto andare a sbattere, infilaci un demente (sempre lo psicologo) che, riuscitosi a procurare un cellulare, lo lancia in acqua e successivamente provoca la morte di un altro in modo ridicolo, termina prendendo la novella ramba che prima fa affondare il corpo di uno con la corda (magari ti torna utile no?) e poi pensa di attraversare l'oceano a nuoto (eccerto, manco sai da che parte è la terra!) , e ( e che t'aspettavi, imbecille?)scompare, e, dulcis in fundo, lo psicologo ormai rincogli0nito del tutto che si lascia morire perchè "me sento tanto in colpa, salvami madre, e ora che sei al sicuro rischia la tua vita e supera il trauma di non aver recuperato tuo padre 20 anni fa"!
Insomma, Alla deriva (per una volta il titolo italiano è carino e rende bene l'idea) chiede tanta, troppa credibilità allo spettatore, e nei momenti sopraelencati viene davvero voglia di affogarli tutti sti deficienti, ma nonostante tutto è ben girato e l'idea di base è tanto scema quanto probabile e angosciante (la salvezza è così vicina e così irragiungibile). Sarebbe anche apprezzabile l'idea di non far comparire squali o roba del genere, ma l'errore principale sta nella pessima strutturazione dei personaggi: non basta far venire qualche crampo e far gridare due o tre volte "Ho freddo, ho sete" per trasmettere l'angoscia, la stanchezza e la sensazione di morire che probabilmente si proverebbe in una situazione simile. Alla fine il personaggio più realistico è quello della biondina che dà in escadescenze e che dice (giustamente) di far a turno col giubbotto di salvataggio ( e gli altri - dei geni - la guardano stralunati, come se avesse detto un'eresia... boh! ).
in aggiunta alcune assurde distrazioni da montaggio, come la bimba che, sola sulla barca, una volta c'ha il ciuccio e un'altra volta no, e la madre che ogni tanto è nuda e ogni tanto in mutande e wonderbra.
7 al soggetto, 3.5 alla sceneggiatura, 7 alla regia, totale 5 e mezzo (generoso).