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LA DUCHESSA DI LANGEAIS regia di Jacques Rivette

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Invia una mail all'autore del commento Adriano Lotito     6½ / 10  23/11/2007 18:53:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In questa stagione ricca di blockbuster americani e di superstar spunta un piccolo gioiello francese appartenente a quel cinema d’autore che ormai si vede molto raramente. “La duchessa di Langeais” è tratto dall’omonimo romanzo di Honorè de Balzac che parla di un difficile rapporto fra un giovane generale napoleonico e una ricca e bella duchessa, vittime di una società in cui l’apparenza e il costume erano la cosa più importante. Il regista si muove con abilità fra i meandri dell’irrazionale animo umano con un tono piuttosto distaccato grazie al quale fa emergere l’eccezionale bravura dei due attori protagonisti, Jeanne Balibar e soprattutto Guillame Depardieu che si dimostra all’altezza del padre. Bravi anche i comprimari, in particolare Remo Girone e Michael Piccoli. Il film è impostato proprio come un libro e sembra quasi di sfogliarlo poiché ogni scena inizia con lo sfondo nero e una battuta presa dal libro.
Un giovane generale napoleonico viene invitato a casa di una duchessa famosa. Scoppia la passione dell’uomo ma la duchessa non cede e non vuole essere posseduta. Allora lui se ne va e lei sentendone la mancanza lo insegue vanamente rendendosi conto che lo ama davvero dopodichè si rinchiude in un convento delle carmelitane scalze. Il generale dopo cinque anni di ricerche la scopre e con un gruppo di uomini va a riprenderla ma lei intanto si è tolta la vita, l’unica estrema azione in grado di porre fine alla fatale relazione.