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GUERRE STELLARI regia di George Lucas

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Peanuts02     9 / 10  15/12/2017 20:18:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Recensisco questo classico in occasione dell'uscita del secondo capitolo della trilogia sequel.
Onestamente, mi sento un tantino in imbarazzo! Non so nemmeno io da cosa iniziare... Mi trovo davanti ad un film colossale non tanto per la sua durata o i suoi personaggi, ma per tutto quello che questo film ha creato. E' un fenomeno culturale e pop, è una passione, è una magia, è uno stile. E' Star Wars, insomma!
Lucas decide di creare una fiaba scegliendo però come sfondo un ambiente prettamente fantascientifico, ma lo "stile" di questo film non si limita a questo (tralasciando la tamarrissima locandina, tipica di una campagna di marketing travagliata!!)
Allora, la storia è classica. L'eroe, i suoi fedeli compagni e un magico destriero volante (rappresentato qui dall'ormai leggendario Millennium Falcon) parte alla volta del castello del cattivo per salvare la bella principessa sua prigioniera. Per una storia così basilare non potevano non esserci personaggi fortemente basilari, quasi antipatici sotto un certo punto di vista.
Luke è un ragazzino che dal primo minuto in cui appare si lamenta della sua vita noiosa, poi appena sa di dover partire fa il riluttante.
C1-P8 e D3-BO (oppure R2-D2 e C3-PO per i puristi) sono due robot estremamente diversi. Il primo non parla, il secondo parla anche troppo lamentandosi di qualsiasi cosa succeda!
Chewbecca neanche parla, e alla lunga i suoi versi sanno anche essere fastidiosi.
Ian (oppure Han) Solo è la classica canaglia da western, che può interessare o non interessare lo spettatore.
Leila (Leia) fa trasparire un velo di snobbaggine e spocchia: distruggono il tuo pianeta e non versi una lacrima, ti liberano e tu mantieni un certo tono i sufficienza che dà sui nervi.

Quindi, davanti a questi personaggi sulla carta alquanto scarsini, come abbiamo fatto ad ottenere tutto "questo"?
Semplice. Star Wars è Cinema.
Prima ho virgolettato "stile" perché è di questo che si parla. Sebbene Star Wars abbracci tantissimi generi e sottogeneri diversi, riesce a fonderli alla perfezione assoluta in un genere unico e a sé stante.
C'è la fantascienza per chi ama la fantascienza e lo spazio. C'è il fantasy con la Forza (assimilabile alla magia), la principessa e l'eroe. C'è l'azione con i combattimenti laser e gli inseguimenti. C'è il gangster con la sottotrama con Jabba the Hutt (lo so che in originale Jabba compariva solo nel terzo film, ma io considero Star Wars un'unica storia di ribellione raccontata coralmente. E inoltre, almeno nelle intenzioni, Jabba doveva comparire in originale all'interno del film). C'è il western con Solo e la caccia di taglie.
Insomma, tutto confluisce in un prodotto in grado di far innamorare almeno in parte qualsiasi tipo di spettatore.
Ma l'ingrediente segreto che condisce il tutto rendendo così il prodotto immortale è uno: la magia del cinema.

Star Wars è nato come film commerciale, siamo onesti con noi stessi. Però c'è una cosa che mi dico sempre: commerciale non è sinonimo di scadente. Certo, un film che deve catturare una vasta schiera di spettatori cerca in qualche modo di adattarsi a tutti i gusti e a volte perde di potenzialità espressiva e stilistica, ma non per questo tutti i film commerciali sono brutti! il cinema è arte, lo sappiamo bene, ma è anche commercio, e bisogna almeno in parte guadagnare con i propri lavori per poter continuare ad andare avanti nel proprio percorso. I capolavori marcati Hayao Miyazaki e Isao Takahata sono considerati da noi film "di nicchia", ma bisogna notare che in Giappone hanno ottenuto un successo straordinario, basti pensare a Princess Mononoke che all'uscita fu il film che in Giappone aveva guadagnato di più!

Quindi Star Wars è un blockbuster ben fatto, obbiettivamente parlando. Può piacere ad adulti, può piacere a bambini, può piacere ai maschi e può piacere alle femmine. Cosa c'è di più bello che appassionarsi guardando un film, magari condividendo il ricordo con qualche caro? Ecco perché ho dato un bel voto al live action della Bella e la Bestia, perché il film era pieno di magia palpabile che mi ha scaldato il cuore.
Poi vengono ovviamente la sceneggiatura e la regia, questo è certo. Ma pensateci: una sceneggiatura ben scritta è anche una sceneggiatura appassionante, quindi le cose vanno a braccetto.

Questo primo Star Wars ha i suoi difetti, non lo metto in dubbio. Ma è un trampolino di lancio da cui parte un conto alla rovescia carico di adrenalina verso una nuova realtà. La realtà fatta Star Wars, e non potete immaginare quanto sia felice di andare a vedere al cinema il prossimo capitolo proprio sotto Natale! Lo vidi la prima volta da piccolo, la sera della vigilia, prima del cenone, e per me è straordinario poter collegare un ricordo ad un film straordinario come questo.

Forse sono andato troppo sul personale, ma comprendetemi. La passione per il cinema è qualcosa che va oltre qualsiasi barriera!