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L'INCIDENTE regia di Joseph Losey

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Ciumi     7½ / 10  21/05/2010 13:03:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’incidente, quello automobilistico, avviene appena cominciato il film: il fracasso, che giunge da oltre l’inquadratura, ne costituisce il titolo.
Seguono gli schianti amorosi, per le vie mnemoniche, in una narrazione raffinata che probabilmente passa da Antonioni, dalla Nouvelle Vague e soprattutto da Resnais.

Ma l’azione che non vediamo, pare, sia sempre importante; così come la parola che non udiamo, o il sentimento che non avvertiamo: buona parte della storia è sviluppata fuori campo. Ciò che resta, così prosciugato, è una rivalità crudele, una vanità crudele, una seduzione crudele. Il vuoto tedioso dell’ambiente universitario: gite in barca, cene, la più aristocratica partita a rugby che si sia mai vista. Un figlio nato nel frattempo: fa fatica a respirare - però respira.
Infine l’incidente.
amterme63  21/05/2010 22:17:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maurizio, come hai fatto ad arrivare a questo film? Vedi, siamo in tre ad averlo visto! Di Losey (visto quasi tutto) ti posso consigliare il capolavoro cioè "Il servo" e poi a ruota "Messaggero d'amore" che è stupendo (ma forse tu lo hai già visto) e infine "Eva" se vuoi vedere come un uomo si possa far rovinare dall'ossessione per una donna.
Ciumi  22/05/2010 09:00:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ho fatto ad arrivarci? Eh, bella domanda, con esattezza non lo ricordo, forse curiosando su internet.
Dei film che hai citato mi manca ‘Eva’, io ricambio consigliandoti ‘Per il re e per la patria’ (ma se mi dici che li hai visti quasi tutti probabilmente già lo conosci); mentre ‘Il servo’ beh, è un capolavoro, sono d’accordo con te.
Tornando a questo film, devo dire che ho provato pressappoco le tue stesse sensazioni, stando a ciò che hai scritto nel commento, ne ho subito il fascino e ne ho ammirato l’eleganza e la compostezza e la profondità del racconto, ma nello stesso tempo sì, ho avvertito un po’ di stanchezza. Insomma, per dirla tutta è un tantino noioso.
Anche a me poi è venuto in mente Antonioni, ma forse ancora di più Resnais. Comunque bel film, fascinoso e ambiguo.

Ah, Luca, colgo l’occasione per aggiungerti un altro corto di Svankmajer: ‘Flora’. Dura solo 30 secondi ma mi piace molto, tie’:
http://www.youtube.com/watch?v=c9k5Ct7EHuE
Cosa ne pensi di questi 30 secondi?

Ah, ho visto ‘Cane randagio’ e mi è piaciuto.

Ah, Ciau!

amterme63  22/05/2010 23:06:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Maurizio dei consigli. Spero di poterli vedere presto i cortometraggi di Svankmajer. Li voglio vedere con la mente sgombra e in questo periodo non è facile. Tu sai che se non scrivo "Guerra e Pace" su ogni film non sono contento (è il mio demone ... :-)). Comunque mi interessano moltissimo e il fatto che siano brevi non significa che siano semplici.
Ora hai capito perché ti ho consigliato la bibita fresca durante la visione di "Cane randagio"?
Salù
Ciumi  23/05/2010 20:13:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E’ vero, la bibita fresca! Me l’ero già dimenticata, tra l’altro il caldo è arrivato anche qui da noi..
Ma certo, i film di Svankcoso guardali se e quando ne avrai voglia, non volevo assolutamente metterti fretta.