Ciumi 8 / 10 26/03/2010 17:48:21 » Rispondi C’è tuttavia dietro alla raffinatezza morigerata, molto inglese di questo teatro all’aperto una certa crudeltà, una icastica freddezza. Il messaggero, l’innocente e ignaro fanciullo porta con sé, allo spettatore, un’ambasciata che non ha in sostanza nulla di amoroso: egli stesso non è che il mezzo sfruttato per le corrispondenze e gli affari degli adulti; a lui tocca - chiamato ad abbandonare insomma la sua “Rosamunde” - l’onere di far da tramite agli intrighi passionali, ai grandi e irreparabili dissidi sociali.
Diviene una cruda commistione tra cinismo e amore; mistura calibrata ma che assume principalmente le tinte del primo elemento.