wega 8 / 10 19/06/2008 13:41:20 » Rispondi "Dopo la prova" più che la summa del regista, che individuo in "Fanny & Alexander" pur venendo prima, è la concentrazione in poco più di un'ora di tutta la capacità analitica ed introspettiva del regista svedese. Bergman non ha mai usato un linguaggio cinematrografico particolare, la sua è sempre stata una regia piuttosto classica, Bergman ha sempre sfruttato invce il linguaggio verbale: la forza delle parole. E dei dialoghi. Josephson è senz'altro Ingmar Bergman, che, come dall'incipit, rispecchierà la volontà e la ricerca poi della solitudine del regista stesso a fine carriera. Una parabola sul cinema attraverso l'amato teatro, insomma la fine attraverso l'inizio, con una cinica autocritica ai propri lavori, denunciando Anna di recitare il copione della propria commedia, e di essere troppo melodrammatica circa Rakel. Strepitosa interpretazione di Ingrid Thulin, doppiata in maniera altrettanto sublime. Una delle migliori fotografie di Sven Nykvist.