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PUSHER 3 regia di Nicolas Winding Refn

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BlueBlaster     7½ / 10  18/04/2014 16:10:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cerchio si chiude perfettamente con un film che richiama alla mente le tematiche di "Carlito's Way"...la ricerca di una specie di redenzione che fatica ad arrivare, la dualità del protagonista tra i valori famigliari ed il mondo degli affari illeciti, la stanchezza di un uomo che ne ha viste troppe e la sua difficoltà nello stare al passo con la nuova generazione di pusher sbruffoni!
Tutto si svolge in una intensa giornata in cui Milo (il serbo del primo "Pusher") si trova enormemente sotto pressione e diviso tra l'organizzazione del compleanno della figlia (deve cucinare, comprare il vino e interloquire con gli ospiti) ed una partita di ecstasy da piazzare in giornata...
Anche in questo caso, come nel primo capitolo, si parte in modo pacato per poi assistere allo sprofondare del protagonista in un inferno in cui è entrato con le sue stesse gambe...fino ad un finale di fortissimo impatto sia emotivo ma sopratutto visivo con delle sequenze assolutamente per stomaci forti!
Milena, la figlia di Milo, è una strònza di prima qualità e si fa odiare costantemente nel suo essere arrogante e viziata dagli uomini della sua vita.
Il cast è credibilissimo e trasmette anche alla pellicola quella credibilità che un film di questo tipo necessità...Milo, e ciò che rappresenta, si concretizza perfettamente con l'attore Zlatko Buric che è come un patriarca della droga in decadenza ma che ha ancora qualcosa da dire alla nuove leve della criminalità.
In questo film si ha la simbiosi delle qualità del primo e del secondo capitolo ossia il crudo realismo e l'intimismo , per questo motivo questa conclusione risulta il miglior capitolo oltre che quello più completo e complesso senza però avere una sceneggiatura troppo artificiosa ma anzi è tutto semplice e lineare nel raccontare una storia più che plausibile.
Una vendetta della vecchia guardia in piena regola!
Milo subisce per quasi tutto il film...attaccato dalla figlia, deriso dai giovani spacciatori, umiliato per un affare finito male e consapevole di non essere più al passo con i tempi con l'arrivo di queste nuove droghe sintetiche e di traffici non più solo di droga.
La bontà d'animo insita in lui esce fuori vedendo una giovane schiava del mercato del sesso con lui involontariamente suo aguzzino...la carica di rabbia da lui repressa sta per esplodere e Refn azzecca perfettamente il modo per avvisare lo spettatore di quello che sta provando con un frastornante score elettrico che dalla mente di Milo giunge alle nostre orecchie, RABBIA PURA IN ESPLOSIONE.
Ancora una volta ben girato ed in linea con lo stile del regista danese...ritmo fluido, narrazione lenta, gran cura della fotografia, dettagli precisi ecc...
P.S. Non mangerei i Sarma di Milo manco morto!!!
Peccato davvero per il secondo capitolo perché qui i livelli sono ottimi...comunque una trilogia underground che vale la pena vedere.