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PUSHER 3 regia di Nicolas Winding Refn

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  02/07/2013 10:58:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si chiude con l'episodio dedicato a Milo la trilogia di Nicolas Winding Refn consacrata alla criminalità di Copenaghen.
L' attempato spacciatore serbo mette da subito sul piatto i migliori propositi; vuole disintossicarsi ed è immerso nei preparativi della festa di compleanno dell'adorata figlia. Ovviamente l'occhio sugli affari non può essere distolto nemmeno durante un giorno così speciale e Milo resta invischiato in un affaraccio a causa di una partita di ecstasy. Tra pietanze da preparare in fretta e spacciatori coi quali accordarsi per far fronte alla fregatura subita la nostra vecchia conoscenza non appare più come lo spietato squalo del quale si custodiva minaccioso ricordo. Milo è invecchiato, le nuove gang incalzano prepotenti e feroci, gesti fortemente emblematici come la stretta di mano sono ormai superati in totale spregio alle regole. Tramite un montaggio frenetico ed una marcatura strettissima del protagonista Refn ci porta a spasso tra il lusso pacchiano dei festeggiamenti e i degradati ambienti all'interno dei quali si muove il vecchio criminale che non riconosce più il suo regno. Zlatko Buric è splendido mattatore, incarna l'orgoglio dell'uomo sconfitto che pur malinconicamente avviato verso il viale del tramonto vuole ancora dire la sua. La tensione monta seguendo un percorso declinante verso l'abisso, in cui la tentata redenzione viene affossata da un passato sempre esigente.
La violenza è ovunque, ne si avverte l'invisibile ed inquietante presenza in ogni scena sino all'esplosione finale in linea con il realismo che caratterizza la pellicola.
Come nei precedenti capitoli ancora una volta è il destino, seppur con modalità divergenti tra loro, a divertirsi nel far precipitare gli eventi.
A Milo non resta che accettare mestamente l'inevitabile commiato sempre più vicino.