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PUSHER 3 regia di Nicolas Winding Refn

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quadruplo     8½ / 10  02/10/2007 10:29:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccolo il mio episodio preferito.
Ora il centro della storia è Milo, ma lo spietato boss serbo non sembra affatto quello incontrato nei primi due capitoli: si scopre che ha una figlia a cui tiene tantissimo e che vuole vedere felice a tutti i costi nel giorno del suo venticinquesimo compleanno.


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E il film racconta, nell'arco di 24 ore, proprio la giornata del gangster: dai preparativi per la festa della figlia al proseguimento degli affari privati che ovviamente avranno qualche intoppo.

Refn cerca in tutti i modi (e direi proprio che ci sia riuscito) di provocare simpatia e compassione per Milo, attraverso l'amore per la figlia , il suo tentativo di stare lontano dalle droghe (nel senso di non assumerle, regola d'oro per ogni spacciatore che si rispetti..) e i suoi simpatici fallimenti culinari.

Ma Milo è sempre un boss orgoglioso che vuole comandare il gioco e non sopporta stare alle dipendenze degli altri soprattutto se sono di etnie diverse.

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Gli ultimi venti minuti ci riportano il Milo che avevamo conosciuto e ci mostra il lato più violento di Refn, per poi terminare il film con una memorabile immagine finale.

A mio parere questo terzo capitolo è il più riuscito: il regista danese riesce a bilanciare tutti gli elementi che avevano caratterizzato i primi due.
Gran merito è anche della straordinaria interpretazione del protagonista Zlatco Buric che interpreta magistralmente un boss dalla forte e complessa personalità.

Alla fine, senza fare scomodi paragoni, la trilogia di Pusher può tranquillamente competere (e in molti casi vincere) con altre saghe ben più famose e acclamate.