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PUSHER 2 regia di Nicolas Winding Refn

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  22/03/2013 14:55:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appena scarcerato Tonny torna immediatamente a contatto con quel mondo che l'ha introdotto alla delinquenza. Si fa la conoscenza di amicizie infide dedite a furti d'auto, spaccio e sfruttamento della prostituzione, quindi di un padre che si reputa un esempio solo perché ha raggiunto lo status di boss rispettato da tutti, puntuale nell' umiliare il figlio a ripetizione considerandolo poco più di un mezzo scemo. A tutto ciò si aggiunga la poco gradita novità: ovvero una ragazza (" che si è scopata mezza città" cit.) che lo indica come padre del suo pargolo.
Tonny istiga inconsapevolmente gli eventi finendo regolarmente risucchiato da un gorgo che alla lunga non lascia scampo.
Il secondo capitolo della trilogia di "Pusher" è un gangster-movie inconsueto, Refn mette in secondo piano gli elementi cardine del genere preferendo puntare sulla stoltezza del protagonista -l'ottimo attore feticcio Mads Mikkelsen- e costruendo con lentezza attorno alla sua dabbenaggine un mondo criminale decisamente lurido.
Il problema è l'apatia, l' incapacità di reagire a ciò che lo circonda, le limitate doti intellettive rese ancor più pigre dall'abuso di stupefacenti e droghe ne fanno un tipo facilmente raggirabile e quindi spesso preso a calci da quel mondo in cui, vista l'influenza del padre, dovrebbe occupare la posizione di degno successore al trono anziché ultimo dei sudditi.
Regia al solito elegante per Refn con mirabili scelte cromatiche in cui è spesso il rosso a dominare; l'occhio impietoso della mdp segue il protagonista senza sosta sino al raggiungimento di una detonazione viscerale alimentata da rabbia e un senso di responsabilità grezzo ma elogiabile.
Il rispetto reclamato dal suo tatuaggio cranico e ignorato da tutti se lo va a prendere cercando una soluzione utopica, quanto meno dimostrando finalmente una ferrea volontà nello sforzo di proteggere l'unica cosa buona che gli è capitata.