K.S.T.D.E.D. 7½ / 10 24/06/2009 12:57:54 » Rispondi Il capo dei capi tendente alla leggenda che viene fatto fuori dal protagonista, giovane promessa del crimine, affascinante e carismatico. Ricercatezza e nella forma e nei contenuti, dalle ambientazioni alla caratterizzazione dei personaggi, dalla fotografia all'intreccio basato sul classico colpo di scena. Niente di tutto ciò. Questa trilogia si "limita" a mettere in scena la realtà eufemisticamente sudicia dell'ambiente criminale; non si riesce a provare simpatia per l'uno o per l'altro personaggio; al contrario, si prova per loro solo pena. Gente in balia di se stessa, alla deriva, disperata, sola e bruciata dalla droga. Gente andata a male. "Pusher", in buona sostanza, è questo. A completare il quadro e a consentire alla trilogia di raggiungere il proprio obiettivo, inutile dirlo, la telecamera a spalla, che si rivela essere, a conti fatti, essenziale nel mettere in scena la realtà e descriverla per quella che realmente è.
Altra sorpresa danese.
testadilatta 09/12/2009 10:17:51 » Rispondi In questo secondo capitolo il protagonista non è assolutamente una "giovane promessa del crimine, affascinante e carismatico"... è piuttosto presentato come uno sfi.gato, ingenuo e imbranato... Non trovi?
K.S.T.D.E.D. 09/12/2009 13:32:00 » Rispondi Esattamente per quello ho scritto "Niente di tutto ciò".