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I'M A CYBORG BUT THAT'S OK regia di Chan-wook Park

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ferzbox     8 / 10  23/12/2014 17:44:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono tremendamente attirato dallo stile artistico di Chan-wook Park; la trilogia della vendetta mi ha affascinato parecchio e sono rimasto sbalordito da quel tocco personale che riesce a mettere in ogni suo film; visivamente riesce a regalare immagini suggestive e trovate geniali,facendo risultare un'esperienza ogni sua pellicola.
"I'm a cyborg,but that's ok" è un film assurdo e bizzarro che si presenta allo spettatore come una sorta di commedia fantascientifica,ma che in realtà nasconde un cuore pieno di drammaticità,sentimenti e critica sociale.
Se si analizza semplicemente la storia senza considerare la regia,i tocchi di classe e l'atmosfera stravagante,il film racconta una vicenda piuttosto surreale,dove una giovane ragazza con disturbi mentali(convinta di essere un cyborg) viene rinchiusa all'interno di un manicomio con l'intento di stimolarla a mangiare nuovamente(credendo di essere un robot non tocca cibo); qui conoscerà altri malati di mente con cui allaccerà una serie di relazioni ambigue e contorte(in particolar modo con un ragazzo apparentemente in grado di "rubare" gli oggetti e le doti degli altri pazienti).
In realtà la pellicola è molto più di questo; i personaggi(dottori compresi) sembrano far tutti parte di un grosso teatrino magistralmente orchestrato da un clima onirico e fiabesco concepito da Park; sembra quasi che questi poveri "pazzi" sono in realtà incompresi e tenuti prigionieri,trasformando quella location in una specie di asilo per gente adulta.
Oltre a questo c'è da considerare la parte stilistica,decisamente geniale e insolita,dove il regista coinvolge lo spettatore mostrando quello che accade dal punto di vista della protagonista e facendo vedere concretamente le loro convinzioni come se fossero reali.
Si tratta di un film con un linguaggio molto particolare e poco digeribile per chi non conosce un minimo il cinema asiatico(sopatutto le commedie),ma nel profondo arriva a toccare problemi psicosomatici o schizzofrenici con leggerezza e fantasia,dando anche nel suo piccolo una lezione di vita; sono parecchi i significati nascosti tra le righe.
Peccato solo per una cosa; come per "Mister Vendetta" anche questo soffre di alcuni piccoli cali di ritmo che vanno ad influire negativamente sulla componente narrativa,però a visione ultimata,se si ha un certo amore per le idee stravaganti ed originali,ci si rende conto di aver visto un'ennesima opera fatta con criterio ed artisticità.....

N.B. I titoli di testa sono superlativi....