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FAST FOOD NATION regia di Richard Linklater

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  11/10/2007 11:00:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Richard Linklater mostra ancora una volta di essere un filmaker versatile, capace di svariare attraverso i temi piu’ disparati con risultati non sempre eccelsi ma sicuramente degni di nota.
L’ultimo genere affrontato è il film di denuncia,”Fast food nation” è infatti una pellicola che attacca le catene di fast-food americane riportando i metodi aberranti con cui vengono macellate e lavorate le carni che saranno utilizzate per realizzare i famosi hamburger.
Linklater non si limita a cio’,ma si prende anche la briga di denunciare la situazione drammatica di coloro che sgobbano all’interno di queste fabbriche/mattatoio,il piu’ delle volte clandestini messicani costretti a lavorare in condizioni molto pericolose,privati delle elementari norme di sicurezza,trattati al pari della carne che lavorano,massa informe destinata alla produzione senza sosta,defraudati di tutti i diritti e costretti alla sopraffazione per guadagnare quello che gli possa permettere di affrontare una vita dignitosa.
L’ideale di queste industrie è quello di raggiungere il profitto ad ogni costo,curandosi ben poco di non rispettare quelle che dovrebbero essere norme basilari,la visione del regista è piuttosto pessimista e lascia presagire un futuro tutt’altro che roseo visto anche l’atteggiamento menefreghista di quelli che conoscono la verita’.
La soluzione potrebbe arrivare dai giovani, ma questi devono essere preparati a combattere duramente contro un sistema capace di schiacciare chiunque.
Il messaggio che passa è indiscutibilmente importante,ma la grave pecca è da ricercarsi nella narrazione eccessivamente frammentaria che tende a far calare spesso in maniera vertiginosa il ritmo,inoltre in alcune sequenze il film appare molto verboso,con dialoghi piuttosto banali,a tal proposito si noti quello tra Amber e lo zio.
Da segnalare le buone prove di Greg Kinnear e Patricia Arquette(finalmente si rivede!),piccole parti ma ben recitate per Bruce Willis,Kris Kristofersson ed Ethan Hawke,la performance di Avril Lavigne assomiglia piu’ ad uno specchietto per allodole che altro,infatti la sua presenza potrebbe attirare qualche teenager in piu’ a visionare la pellicola e a sensibilizzarlo nei confronti del problema.
Interessante ma tutto sommato privo di una narrazione trascinante,imperfetto ma da vedere.