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ABSURDA regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  14/02/2014 14:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inquietante corto sul cinema e nel cinema in senso letterale, visto che il tutto si svolge in una sala semivuota davanti un pubblico non visibile (ma di cui udiamo i dialoghi) dapprima incuriosito, poi angosciato e quindi terrorizzato. L'inquadratura è fissa, a presenziare la macabra messa in scena un paio di enormi forbici che fuoriescono parzialmente dallo schermo e un presentatore risalente a chissà quale epoca. In poco più di due minuti Lynch mostra la sua grandezza concettuale, non solo per la capacità di creare dal nulla incubi onirici di tale portata, ma anche e soprattutto per la scioltezza con cui tratta tematiche cervellotiche e per l'eccezionale forma visiva attraverso cui pone miriadi di interrogativi ai quali è un'impresa fornire risposte inattaccabili. Potrebbe trattarsi di un rimprovero alla censura ipocritamente bigotta e decisa nel taglio, oppure della profonda lacerazione che si sta creando sempre più tra il cinema d'autore e lo spettatore medio, o ancora un riflesso più o meno alterato della realtà, in cui il cinema permette un intreccio tra le parti in questo caso convergenti sull'omicidio di una ballerina. Ma c'è anche il potere suggestivo del cinema, capace di suscitare emozioni fino a inglobare lo spettatore più predisposto al sogno (o all'incubo).
Di ardua comprensione, ma è sempre un'incredibile esperienza aderire al mondo surreale e spaventoso di Lynch.