maxpayne230 8 / 10 11/04/2009 12:12:05 » Rispondi Eheh, Lynch, Lynch....stavolta non mi hai fregato! Sono riuscito a interpretare a modo mio questo corto.Spiegazione nello spoiler. David come al solito riesce ad emozionarci in maniere del tutto sue. Il cinema scuro, quasi abbandonato, i ragazzi che entrano, la pellicola che parla allo spettatore, le forbici enormi e la spiazzante sequenza finale. Spaventoso e immaginifico.
Innanzitutto va detto che questo corto è stato presentato a Cannes. Di che parla questo corto? Analizziamo i dettagli. C'è un cinema elegante, oscuro e apparentemente abbandonato (il cinema inteso come forma d'arte è quasi morto) con due forbici enormi che escono dallo schermo. Un gruppo di ragazzi (la nuova generazione di spettatori, con la mente fresca e aperta a imparare le molte forme del cinema) entra nel cinema. Sanno che ci sarà uno spettacolo, ma di preciso non sanno cosa.. Un uomo compare sulla pellicola. I ragazzi gli chiedono cosa sta succedendo e cosa sono quelle forbici e esso gli risponde che sono "quelle che sono state usate", le forbici per tagliare la pellicola, per montarla...le forbici tagliano la luce del proiettore, che proietta delle bizzare immagini sullo schermo in cui i ragazzi credono di vedere loro stessi. Le forbici cominciano a colpire lo schermo, un ragazzo comincia a comportarsi in modo strano, lo schermo si apre e luci e fumo si formano al suo posto. Una ballerina si agita sullo schermo e la voce di una dei ragazzi dice che "così ho cominciato a ballare, mi è sempre piaciuto ballare". Che diamine aveva in testa Lynch? Di che parla questo corto? Del cinema e dei suoi spettatori. Di quello che fa provare a chi lo guarda. Ci immedesimiamo nei personaggi, proviamo divertimento, paura e tristezza. Le forbici tagliano la barriera tra noi e il film, e noi ci troviamo nel film.
Freddy Krueger 24/04/2009 17:46:10 » Rispondi ehi, molto interessante la tua teoria, grazie maxpayne :-)
maxpayne230 03/05/2009 22:46:28 » Rispondi Grazie Freddy, adoro scavare nelle opere di Lynch