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CAPITAN ROGERS NEL 25° SECOLO regia di Daniel Haller

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Beefheart     4 / 10  08/06/2007 11:54:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fantascienza a buonissimo mercato, di fine anni '70, per palati che sanno accontentarsi, nato come episodio pilota per un serial televisivo. Il capitano Buck Rogers (eroe nato dai fumetti degli anni '30), in missione aero-spaziale, è vittima di un incidente che lo lascia ibernato ad orbitare per 500 anni intorno alla terra, sino a che non viene avvistato e recuperato da un'ammiraglia draconiana che, dopo averlo rianimato, si serve di lui come inconsapevole cavallo di ***** per aprirsi un varco nelle linee di difesa terrestri. Il povero Buck Rogers finisce quindi tra incudine e martello: i draconiani da una parte che lo sfruttano e gli umani dall'altra che lo accusano di tradimento. Il tutto si svolge all'interno di improbabili scenografie che riproducono, senza alcuna pretesa, i futuristici edifici terrestri di una Chicago post-devastazione e gli interni dell'astronave draconiana; anche i costumi (una via di mezzo tra le divise francesi del 1800 e le armature da samurai) sono alquanto modesti, per non parlare degli effetti speciali, improponibili. La sceneggiatura è quanto di più banale, forzato ed inverosimile ci possa essere in materia di cinema di fantascienza, mentre la recitazione, seppure ammorbata da una regia infelice, risulta meno peggio di quanto si pensi. Tecnicamente è veramente poca roba (i combattimenti spaziali sono inguardabili) e a livello concettuale, di contenuti, totalmente inconsistente. Idem la caratterizzazione dei personaggi, tutti estremamente piatti ed insignificanti, tranne, per un certo verso, l'eroe protagonista, abbastanza istrione e carismatico. Dialoghi involontariamente ridicoli. Nel compleso: perdibilissimo.