thohà 10 / 10 27/03/2007 12:16:59 » Rispondi Che fortuna quando ti capita di vedere un film come questo, senza sapere nulla della trama e ignorare che stai per vedere un capolavoro.
Fin dall'inizio ti colpisce con un pugno allo stomaco. Mai vista tanta espressività negli occhi di qualcuno. E gli occhi di Carlito parlano... Favoloso il monologo in tribunale, Charlie vuole cambiare vita, dare un taglio netto al suo passato. Quando esce dal carcere il 'suo' quartiere non esiste più e, già dal primo incontro, qualcosa succede. Bella la scena al biliardo, con il riflesso negli occhiali che non abbandona quasi mai: "Dicevi che erano amici...ma non esistono 'amici' in questo ambiente di *****!". La fama di Carlito è grande e sembra che le occasioni per rientrare nel giro lo inseguano, contro la sua volontà. "Non è da te, questo" - "No, eh? Davvero?". - "Tu non hai mai parlato in questo modo". - "Non mi sono neanche mai sentito, in questo modo. Sai... è una cosa strana. Un tizio, 1 avvocato, un giorno mi ha detto 'Charlie, finirai la benzina. Non puoi andare sempre a tavoletta. Ti devi fermare, prima o poi. Non puoi continuare a spingere. Finirai col fondere, distruggerti. Se non cambierai vita... la vita ti mollerà...'". Carlito ha dei sogni, sogni puliti.
Ottima interpretazione. Da segnalare, naturalmente anche quella di Sean Penn, avvocato senza scrupoli. (A proposito: mai visto sniffare tanto in un film).
Amo questo personaggio di nome Brigante, la cui personalità è rappresentata così bene, con dialoghi profondi e niente di banale, in nessun attimo. "C'è una linea di confine, un punto di non ritorno...". Finale da lacrime.
"Qualcuno mi sta tirando verso il basso. lo sento, anche se non lo vedo. Però non ho paura. Ci sono già passato. E' uguale a quando mi hanno sparato sulla 144^ strada... Non mi portate in ospedale, in quelle cazzo di corsia d'emergenza non cè protezione. Qualche bastardo ti viene a far fuori, a mezzanotte, quando di guardia c'è solo un infermiere cinese rincoglionito... Oh, guarda come si preoccupano questi qua. Perché? Per un portoricano come me è già tanto essere campato fino a questa età. La maggior parte dei miei compagni ci hanno rimesso la pelle da anni... State tranquilli. Ho un cuore che non molla mai. Non sono ancora pronto a fare fagotto..."
Atton 31/05/2007 03:41:20 » Rispondi Splendido commento. Anch'io ho amato alla follia questo film e continuo a farlo. Trovo geniale il modo in cui De Palma riesce a tenere sempre altissima la suspance
Volevo farti notare una cosa e vedere se sei d'accordo: trovo molto simbolico il fatto che ad uccidere Carlito sia Benny Blanco, cioè lui venti anni fa; è come se il Carlito del passato annientasse il nuovo Carlito che vuole cambiare vita. Come dice la locandina del film "non si può sfuggire ad un destino criminale"
Infatti. L'unico errore (se così si può dire) è che Carlito, nel tempo, si è un po' lasciato andare e ha risparmiato Benny quando era il momento di farlo fuori. Ti ricordi che Benny gli dice: "Fai un grosso sbaglio, Carlito", e i suoi uomini non approvano che lui lo lasci in vita? Infatti verrà tradito proprio da uno di loro? Era destino che Carlito dovesse cedere il posto, era segnato fin dal suo primo giorno di uscita dalla galera. Miiiiiiiii, adesso smetto, se no mi metto a piangere :(( Ciao :-)
Sono d'accordo. Credo che per Carlito sia fatale la sua condizione di "ibrido": lui razionalmente vuole cambiare ma non ci riesce perchè dentro di lui rimane radicato l'istinto criminale. L'istinto lo frega quando non si mette d'accordo con la polizia che gli dà già i biglietti pronti per le Bahamas (un criminale che si rispetti non fa mai accordi con la polizia) ma anche la sua voglia di cambiare lo frega quando risparmia Benny Blanco, che in altri momenti sarebbe già nella fossa, come del resto il suo istinto gli suggeriva
piernelweb 27/03/2007 13:43:57 » Rispondi Grandissimo film, di cuore e cervello. E che mi dici della sequenza nella quale Carlito e Gail dialogano attraverso l'uscio della porta, del tesissimo inseguimento finale, o dei lunghi piani sequenza all'interno del locale. Memorabile, son felice che l'hai aprezzato
thohà 27/03/2007 14:42:04 » Rispondi A proposito: perché non lo voti anche tu? :-)
piernelweb 27/03/2007 17:08:05 » Rispondi Già fatto, guarda meglio: 10 e lode. Si può dare la lode?
thohà 31/05/2007 10:25:39 » Rispondi Ci sono certi casi nei quali dovrebbe essere permesso :-))
thohà 27/03/2007 13:51:08 » Rispondi La scena della porta è favolosa. Lui esita, lei lo provoca. C'è più sensualità in quell'abbattimento di catenella che in un film di Tinto Brass. :-) Gli ultimi venti minuti sono rimasta col fiato in gola sperando, sperando, sperando... "Tieni. Andate vie di qua. Tutti e due...".