Filman 9½ / 10 25/11/2016 11:19:09 » Rispondi CARLITO'S WAY si colloca implicitamente dentro ad un discorso più ampio eretto con il passare dei film da Brian De Palma, che dopo la stroncante caduta alla fine di una scalata sociale ci premette di assistere anche ad una ritirata che sembra impossibile in quanto ornata da una fatalità incombente e determinata dalla mancanza del libero arbitrio per ogni uomo vittima del suo passato, poetica che impone a questo capolavoro un posto d'eccezione per il neonoir moderno, il quale ha ormai inglobato il gangster movie in una drammatica riflessione esistenziale e sociale. Questa fuga senza speranza assume una catartica visione grazie alla sensibilità che il regista riesce a mettere, ancora una volta riesumando la coppia thriller-romance in un formato diverso e altisonante, non solo per l'epicità che caratterizza la storia e i personaggi dall'inizio alla fine ma anche per una macchinazione che orchestra a regola d'arte un senso di annichilimento e smarrimento su delle note estetiche neoclassiciste, esposte nella regia Depalmiana fatta di piani-sequenza, carrelli, gru e camera spalla, spesso a ruotare incessantemente attorno (o al centro) dei soggetti.