caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ELIZABETH - THE GOLDEN AGE regia di Shekhar Kapur

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  25/02/2008 15:57:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il fortunato primo capitolo il regista anglo-indiano Shekar Kapur torna ad analizzare ed illustrare la vita della Regina Elisabetta.
Questa volta viene affrontato in particolar modo il periodo storico che vide l’Inghilterra protestante contrapposta in battaglia alla Spagna cattolica e papista.
Ciò che ne esce è un film affascinante ma imperfetto,leggermente inferiore al precedente ma nel complesso ben girato ed interessante a livello di contenuti.
Il regista si concentra soprattutto sull’approfondimento del carattere della sovrana,donna forte dotata di grande intelligenza ed arguzia,ma anche passionale e desiderosa di vivere un’esistenza che non sia regolata esclusivamente dagli impegni e dagli obblighi che la corte e la sua figura le impongono.
Cate Blanchett è eccezionale finendo con l’oscurare tutti gli altri attori compresi l’esperto Geoffrey Rush ed il fascinoso Clive Owen,per l’occasione più simile ad un moderno Errol Flynn che ad un pirata al servizio di Sua Maestà.A tenerle testa la sola Samantha Morton,ottima nella sofferta interpretazione di Maria Stuarda.
Kapur snellisce la narrazione affrontando superficialmente alcuni snodi ed avvenimenti storici,prediligendo puntare l’obiettivo più sulle vicissitudini della sovrana che sul contesto in cui essa si muove,inoltre tende a romanzare palesemente alcuni punti e rappresenta gli spagnoli in maniera molto faziosa,dipingendoli come arroganti e violenti.Il finale appare molto veloce e probabilmente essendo anche il momento meno statico e più spettacolare della pellicola avrebbe meritato forse un trattamento migliore.Ottimo il lavoro svolto su scenografie e costumi(questi premiati con l’Oscar),per un buon film che sembra essere un po’ penalizzato dall’indiscutibile e convinta attrazione di Kapur nei confronti del personaggio.