caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL PADRINO PARTE III regia di Francis Ford Coppola

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
vito corleone     10 / 10  05/07/2008 17:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film a differenza dei primi 2 aderentissimi al romanzo di Puzo,sebbene abbiano qualche dettaglio che li faccia differire dal libro,è una sceneggiatura del tutto originale di Coppola che comunque viene aiutato a scriverla dall'autore (anzi probabilmente è il contrario visto che il regista volle finire li' la saga,sapendo dell'assenza sul set di Puzo negli ipotetici sequel futuri); e anche questa,secondo me,avrebbe dovuto essere premiata con un Oscar,visto che conclude in un modo innovativo,perfettamente ambientato si nel tempo che nello spazio e del tutto verosimile la saga dei Corleone.
Micheal,infatti,per salvare il buon nome della sua famiglia e per il bene dei propri figli vuole legalizzare completamente il suo business,tagliando i rapporti sporchi con tutti i vecchi amici; purtroppo si accorgera' che anche volendo non si puo' uscire dalla vita in cui è entrato,e verra' perseguitato dai guai (tema che verra' ripreso 3 anni dopo da De Palma con lo stesso attore in Carlito's way).
Stavolta il regista non incentrera' il film sui pezzi da 90 americani,ma su quelli italiani.I personaggi,seppur con nomi diversi sono esistiti veramente: l'arcivescovo Paul Marcinkus (arcivescovo Gilday),Roberto Calvi (Keinszig) e Giulio Andreotti e Licio Gelli (i candidati maggiori ad essere identificati con la figura di Licio Lucchesi).
Infatti,non sono invenzioni gli sporchi affari legati al crack del banco Ambrosiano,al "caso IOR",e forse anche alla morte di papa Luciani (Giovanni Paolo I),uno dei pontefici meno longevi in assoluto nella storia,in cui erano invischiati Chiesa,P2 e importanti personaggi politici.

Il terzo episodio ha molti luoghi comuni con il primo: l'invenzione del personaggio di Vicent (un'ottimo Andy Garcia),il futuro Padrino,iracondo,avventato,violento e vendicativo come il padre Sonny; ed il crescente rapporto inversamente proporzionale tra la saggezza e la vecchiaia del protagonista (Micheal,infatti,col passare degli anni e con l'ammalarsi diventa piu' debole,ma anche piu' saggio e meno avventato rispetto a quando era giovane,proprio come il padre Vito).
Ci sono,inoltre,dei dettagli interessantissimi come il viaggio di Micheal fatto insieme alla moglie nel paese d'origine per cercare di fargli capire la cultura siciliana, la quale non è legata alla pazzia,ma solo ad una vecchia tradizione culturale; e per cercare di convincerla che tutte le sue cattive azioni erano legate ad un senso di protezione e amore verso i suoi cari.

Diane Keaton ha un ruolo decisamente piu' importante,e mostra tutta la sua bravura.
Al Pacino,grande come sempre,invece,mostra tutta la sua versatilita' di attore,diventando una sorta di Innominato dei Promessi Sposi,realmente intenzionato a redimersi.

Le ultime scene sono commoventi.
Capolavoro.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Invia una mail all'autore del commento wega  18/07/2008 22:24:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma appunto, come fai a considerare dopo una struttura narrativa come l' I e il II, un capolavoro questo che ha una drammaturgia convenzionale che sposa tutti i canoni, etici ed estetici, Hollywoodiani. Probabilmente ti devi ripassare la parola "capolavoro" ed usarla veramente nei casi più opportuni e oggettivi.
vito corleone  19/07/2008 12:51:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando un cast della ******* recita come pochi sanno fare; quando la sceneggiatura,che comunque ha lo zampino del grande scrittore,viene riadattata da uno dei piu' grandi registi americani,sulla base di fatti legati alla "malavita legale" (se cosi' possiamo definirla) italiana,quindi in un paese che non è sconosciuto a Coppola,viste le origini,ma che comunque non è il suo,e viene mascherata con furbizia per non accusare nessuno; quando c'è un ottima fotografia; quando ci sono retaggi con una delle piu' grandi opere letterarie in assoluto come "I promessi sposi"; quando l'originalita' sta nello spaccare la famiglia Corleone in due (e non facendola finire eslusivamente con la redenzione come dici tu): con i figli di Micheal realmente schifati dal crimine e completamente alienati oramai da esso da una parte,ed il nipote "conservatore" che succede al capofamiglia pentito dall'altra,esistono tutte le componenti di un film,che siccome ottime,fanno di esso un capolavoro.
Conosco bene il termine capolavoro,fidati!...E me ne frego se a Hollywood non hanno premiato il terzo episodio nenache con una statuetta...io e te ne abbiamo gia' parlato riguardo agli interessi e alla politica dei critici sull'assegnazione dei premi!
vito corleone  19/07/2008 12:53:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah,quasi dimenticavo di elogiare la splendida colonna sonora (in questo episodio anche in versione cantata dal figlio Anthony) che oramai conoscono anche i bambini di 6 anni per quanto è famosa!
Invia una mail all'autore del commento wega  19/07/2008 18:51:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh è innegabile che ci abbia messo tantissima carne al fuoco, anche cose che non avevo preso in considerazione e che vedo scritte ora, d'altro canto è una pellicola che ho visto una volta sola, e molto tempo fa quando avevo anche un'approccio al cinema totalmente diverso. Poi dai dal nick è ovvio e naturale tu trova tutto fantastico e perfetto, ma non c'è niente di male in questo, magari c'hai pure ragione. Alla prossima. Ciao.