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IL PADRINO regia di Francis Ford Coppola

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Ciumi     8½ / 10  11/06/2010 10:01:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Osservavo un vecchio quartiere, dopo tanti anni dall'ultima volta, immutato; e pensavo a come tutto, anche ciò che non è demolito e ricostruito, si trasforma, e diviene altro. A come ovunque, pur quando non si veda, vi sia un cantiere aperto; e sempre la malinconia di anziani fermi ai lati a guardare.
Vecchi… di cosa parlavamo? Ah sì, del ‘Padrino'.
No, non stavamo parlando per niente del ‘Padrino'.
Sì invece, parlavo di quello. E pensavo a tutte le volte che l'ho visto. Pensavo: pensa se l'avessero fatto in Italia, un monumento così, a Cosa Nostra.
Pensavo a quell'altro film, come si chiamava? 'Il camorrista', non m'è proprio piaciuto - ma ora che c'entra? E' vero, non c'entra, pensavo.

Tutto sommato, si parlava d'imperi caduti. E dei loro imperatori – Brando: com'era già bravo nelle vecchie pellicole di Kazan!
'Il padrino' ritrae un'epoca, da una nuova prospettiva politica e malavitosa, più che in 'Scarface' di Hawks.
Il film è centrale nel senso che inizia quando sta già terminando – e si chiude con un battesimo. Servirà il secondo capitolo, poi, a definirne i contorni.
S'apre con un matrimonio. Sembra, come in quell'altro di Abel Ferrara, quasi un funerale.
Famiglie, ovunque, e cerimonie. Ma tutte le volte che lo rivedo, anch'esso, immutabile muta, e diviene altro.
Pensavo che, comunque, ci siano film più belli de ‘Il padrino' - Ma che dici, a che pensi ancora?
Nulla, pensavo a quei vecchi, eterni attorno ai cantieri; loro invece non cambiano mai.
jack_torrence  20/09/2010 03:03:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questa è poesia!
Ciumi  20/09/2010 17:48:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
See, non esagerare.. anzi, esagera pure.
Grazie Stefano.