VincVega 9½ / 10 09/04/2017 11:54:35 » Rispondi Si respira l'aria del capolavoro fin dalla prima sequenza nello studio di Don Vito Corleone, una scena che riassume tutto il concetto di mafia, registicamente sublime, apertura perfetta per uno dei migliori film di tutti i tempi. Poi partono una serie di sequenze tutte da antologia.
- il matrimonio di Connie, in cui vengono presentati tutti i personaggi della famiglia e chi ci sta attorno - l'offerta che non si poteva rifiutare (con la scena della testa di cavallo nel letto) al produttore cinematografico che non voleva affidare la parte in un film importante a Johnny Fontane (figura ispirata a Frank Sinatra) - l'assassinio di Luca Brasi - il tentato omicidio di Vito Corleone - l'arrivo all'ospedale di Michael Corleone, con lo spostamento di camera di Don Vito col solo aiuto di un'infermiera e di un pasticciere che era venuto a trovare il Boss - l'omicidio di Sollozzo e del capitano di polizia al ristorante da parte di Michael e la sua conseguente fuga in Sicilia - la parte in Sicilia, dove spiccano le usanze tipiche della regione - l'assassinio di Sonny al casello stradale - il meeting delle cosche mafiose di New York - la morte di Don Vito tra gli orti mentre gioca col nipotino - la grandiosa sequenza degli omicidi collegati in diversi luoghi nello stesso momento, marchio di fabbrica anche per le due pellicole successive - il finale in cui c'è l'incoronazione del nuovo padrino Michael Corleone e Kay capisce, troppo tardi, di essere sposata ad un criminale
Incredibili la messa in scena, più che perfetta, le ambientazioni (con una splendida Sicilia), le musiche immortali di Nino Rota. Le caratterizzazioni sono eccezionali, in primis Don Vito, l'ago della bilancia, e Michael, che è forse il personaggio migliore, quello che ha un'evoluzione (o involuzione.. dipende da che parte si guarda) più marcata, dato che da quello meno coinvolto, diventa colui che prenderà le redini della famiglia. Magnifiche le interpretazioni, davanti a tutti, appunto, Marlon Brando e Al Pacino, che fanno a gara per la palma del migliore, scelta quasi indecifrabile. Se devo cercare il pelo nell'uovo, ho trovato poco azzeccate delle impercettibili reazioni in alcune scene di diversi personaggi, anche se non so se sia un problema di sceneggiatura, di direzione degli attori, delle interpretazioni o del doppiaggio.
Michael: "Mio padre non è diverso da qualunque altro uomo di potere… Da chiunque abbia la responsabilità di altri uomini, come un senatore, un presidente" Kay: "Non vedi come è ingenuo quello che dici? Senatori e presidenti non fanno ammazzare la gente." Michael: "Chi è più ingenuo, Kay?"