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TERRA DI CONFINE regia di Kevin Costner

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     6 / 10  23/08/2011 17:36:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Open Range", diretto da Kevin Costner, segna il continuo di questo regista su un genere oramai al tramonto, il western, sepolto a mio parere molto tempo prima con "Gli Spietati" (Unforgiven) di Clint Eastwood.

Sulla qualità tecnica del film, non c'è proprio da discutere (e probabilmente, è anche per questo che strappo la sufficienza piena): la fotografia è splendida, il montaggio è eccellente, il sonoro è ben calibrato, le scenografie sono ben ricostruite (danno molto l'idea di com'era il West d'un tempo) e la colonna sonora è epica e ben composta.

Sul lato interpretativo, cade leggermente la 'briglia' (come si suol dire), per via di una fiacca interpretazione di Costner, veramente non in forma nel recitare nei panni di un mandriano (quantunque egli sia stato truccato a dovere); l'interpretazione di Duvall, invece, è decisamente convincente, ma niente più (da', inoltre, l'idea del cowboy arrogante ed antipatico del West e non è il massimo come impressione); al livello attoriale, quindi, ci siamo ancora.

La sceneggiatura del film, ebbene, è la vera pecca della pellicola che abbassa nettamente il voto: per quanto l'inizio possa sembrare intrigante, possedendo molti ingredienti per un buon film, verso la prima mezz'ora cade completamente.
L'idea dello sceriffo corrotto che vuole impossessarsi della mandria dei protagonisti è da fiaba, ridicola e già rivisitata; ma, tuttavia, sebbene la si voglia far proseguire, a cosa serve circondarla di caricature (come i banditi col fazzoletto sulla faccia) e di un oceano di inutili e banali cliché (il vice-sceriffo che insulta i cowboys nella taverna; il cane che viene seppellito; lo stalliere vecchio e decrepito, ecc.); stessa cosa, a cosa serviva la storia d'amore (evitabilissima, eh!) tra Costner e la sorella del dottore?

L'unica cosa decente, a parte l'inizio, sono le scene in cui Costner ricorda tormentato il passato da nordista e la sparatoria finale, altrimenti...

Un peccato, veramente... non sono proprio d'accordo con chi affermi che si tratti di un bel film. (Pensando poi a "Balla coi Lupi, verrebbe proprio da spegnere il televisore).
Gradevole, ma nulla più.