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SICKO regia di Michael Moore

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  05/12/2007 11:19:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lasciata da parte l'inutile faziosita’ di Farheneit 9/11 che aveva impedito ad un lavoro interessantissimo di assumere lo stesso valore dell’ottimo “Bowling a Columbine”,Michael Moore ci riprova analizzando i problemi della sanita’ americana e comparandoli con quelli di altre nazioni.
Il regista questa volta colpisce nel segno,il suo documentario è sempre molto lucido ed efficace e pur idealizzando eccessivamente i sistemi sanitari presi ad esempio, riesce a raggiungere l’obiettivo prefissatosi senza scadere in situazioni troppo enfatiche o dalla visione ostinatamente unilaterale.
Moore non vuole parlarci dei disgraziati che trovandosi senza assicurazione non hanno diritto a cure mediche,situazione ahimè arcinota,ma bensi’ di coloro i quali un’assicurazione l’hanno sottoscritta ma si trovano ugualmente rifiutate le cure che gli spetterebbero di diritto a causa della politica scandalosamente lucrativa di queste multinazionali assicurative,il cui unico scopo è quello di arraffare soldi spendendo per il “cliente” il minimo necessario .
L’obiettivo del regista è quello di far aprire gli occhi agli americani,di metterli al corrente di una situazione che credono di conoscere e che invece li utilizza come fonte di guadagno illimitato.La cosa inquietante è che in America ammalarsi è diventato estremamente pericoloso,la lista di malattie non coperte dalle assicurazioni è impressionante ed il monopolio delle multinazionali è ormai entrato stabilmente da anni nelle stanze dei bottoni corrompendo i soliti politici piu’ attenti al proprio tornaconto che a quello della gente che dovrebbero proteggere e rappresentare.
Il tentativo di cambiamento da parte di alcuni politici, finalizzato a permettere una diffusione di una copertura sanitaria gratuita ed alla portata di tutti ,vedasi a tal proposito l’impegno di Hillary Rodham Clinton,è stato osteggiato a tal punto che anche l’ex first lady ha pensato bene di rivedere totalmente il suo pensiero,tanto per capire di quanto potere dispongano queste assicurazioni.
Il documentario coinvolge,spiazza,commuove,lascia interdetti noi europei a cui un sistema sanitario simile appare come una situazione assolutamente indegna di un paese come gli U.S.A.,per l’ennesima volta in balia di contraddizioni enormi e sinceramente aberranti.
Lasciare morire una bambina perché non convenzionata con l’ospedale in cui è stata portata d’urgenza,abbandonare anziani per strada,far scegliere ad un uomo quale dito preferisce che gli sia riattaccato tra i due che ha perduto,non operare una ragazza solo perchè a vent’anni non dovrebbe presentare il cancro che invece l'ha colpita,situazioni insomma al limite della fantascienza e accuratamente scelte da Moore attraverso un lavoro minuzioso.
Senza poi contare il trattamento riservato agli eroi dell’11 Settembre,gente con gravissimi problemi respiratori,idolatrati prima e abbandonati da tutti in seguito,in una situazione che mi ha ricordato molto “Flags of our fathers” di Eastwood, in cui gli eroi dopo essere stati abbondantemente sfruttati dal governo vengono lasciati al loro destino.
L’unico difetto di “Sicko” è di spingere in alcuni punti troppo nel raffronto con il modo di vivere e di essere curati in paesi come Canada,Francia ed Inghilterra,nazioni che come sappiamo bene hanno anch’esse le loro belle gatte da pelare e che vengono invece rappresentate come paradisi terrestri.
Certo,se questo servira’ a svegliare gli americani non è da biasimarsi eccessivamente.