agentediviaggi 8 / 10 08/09/2007 11:08:46 » Rispondi Non al livello di Bowling for Columbine, il miglior documentario-denuncia visto finora, ma sicuramente superiore a Farenheit (secondo me una delle cause del trionfo di Bush) Sicko affronta uno dei nodi scoperti dell'Impero americano: la sanità. E lo fa con intelligenza e con veri colpi bassi soprattutto quando confronta la sanità americana con quella cubana, un paese povero e sottoposto ad un embargo decennale. Ci sono le solite smielature, tipo i quadretti franco-inglesi troppo esagerati e anche delle forzature quando confronta le cure che avrebbero i terroristi rispetto a quelle che non hanno i pompieri (a me di Guantanamo raccontano ben altro), ma l'uso dell'ironia è come negli altri 2 precedenti film straordinario, il vero marchio di fabbrica di questo artista, perchè presentare situazioni disperate in modo quasi divertente aiuta lo spettatore ad avere quel distacco necessario che lo aiuta a pensare meglio e a seguire con piu attenzione (...). Il finale è commovente, ma forse un pò furbo, altra caratteristica sempre presente del cinema di Moore (che necessità c'era di dire che ha aiutato un suo avversario a tirare avanti col suo sito internet se lo ha fatto senza secondi fini? ).
Guardate in letteratura la differenza tra un Kafka e un Durrenmatt: tutti e due mitteleuropei, entrambi iper-pessimisti, ma il primo angoscioso e a tratti insopportabile e illeggibile a causa di uno stile troppo denso e situazioni troppo deprimenti e noiose che soffocano il lettore. Il secondo, altrettanto fatalista e senza speranza del primo, ma quando non è ironico cattura lo spettatore colla suspence, altrimenti lo cattura col sarcasmo e i suoi libri si leggono con molto piu godimento di quelli di Kafka.