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LO SPIRITO DELL'ALVEARE regia di Victor Erice

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Marco Iafrate     9 / 10  18/11/2007 21:24:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oggi non ho assistito semplicemente ad un film, oggi con la visione di questo piccolo gioiello sono entrato nella scatola dei ricordi dell'infanzia, in quello che soltanto gli occhi di un bambino possono vedere; gli incubi che popolano la giovane mente della piccola Ana sono gli incubi che tutti noi abbiamo avuto da bambini quando assistevamo a qualcosa di "diverso" dal nostro quotidiano, quando scoprivamo che esisteva una cosa che si chiama suggestione ed i nostri sogni erano popolati da mostri, da fantasmi, da ombre. Siamo nel 1940 e l'arrivo di un cinematografo ambulante in un piccolo villaggio della Castiglia è l'occasione per i piccoli abitanti di conoscere la paura; il film proiettato è il Frankenstein di James Whale, e nella piccola sala, fa veramente tenerezza vedere le espressioni dei bimbi mentre assistono alla pellicola, incantati e terrorizzati. La piccola Ana ( una bravissima Anna Torent ) la sera stessa, a letto, si fa convincere dalla sorellina che il mostro del film esiste e vive in una casa isolata fuori dal villaggio, essendo stata, da questi, più incuriosita e affascinata che intimorita, la piccola andrà a cercarlo. Un film straordinario, diretto da un semisconosciuto Victor Erice al suo esordio, l'incanto della pellicola ricorda, come ha sottolineato Kowalsky, Giorno di festa di Jacques Tati, io l'ho trovato addirittura più bello, la magia che sprigionano gli occhi della piccola protagonista sono qualcosa a cui difficilmente si rimane indifferenti; un sogno fuori dal tempo, al di là del tempo, quello che soltanto il meraviglioso ed incantato mondo dell'infanzia può regalarci.