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TRICK regia di Jim Fall

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5½ / 10  21/05/2007 23:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh non se ne può più dei gay politically correct con (u)omini che si dedicano al teatro e alla prosa, che la vita è un palcoscenico e via strilli, snobisco e scheccate di pessimo gusto (la drag queen in discoteca, patetica), di un protagonista (ovviamente gay) che scrive canzoni nauseabonde (al confronto Liberace era il Mozart del XX Sec.), che fa l'aplomb british dimostrando di aver imparato a memoria le commedie di Noel Coward, e seduce uno stripboy in attesa permanente di "relazione seria".
Insomma, i luoghi comuni ci sono tutti, cominciando dalla caricature delle caricature (la riconciliazione dei due amanti è l'emblema del cattivo gusto) agli/lle etero che sembrano altrettante caricature (la spasimante disinibita del convivente del protagonista, l'amica petulante e infelice).

Tuttavia, il film non merita un giudizio plebiscitario in negativo: a tratti, ricorda il cinema di Robert Altman, in una "coralità individualista" non disprezzabile.

Ma allora, a che pro tanti clichè? La scena migliore è quella del metrò, dove il protagonista attira l'attenzione di un'altro uomo: ecco la semplicità più efficace di tante messe in scena.
Quanto al teatro chi non ricorda "Shakespeare a colazione"? Beh era sicuramente molto meglio