JOKER1926 5 / 10 31/12/2009 15:24:55 » Rispondi Elogiato in modo eclatante dalla facilona e presunta sognatrice massa spettatrice "Big Fish Le storie di una vita incredibile" è un retorico e demenziale pastrocchio di Tim Burton con tante crepe e con pochi, quasi nessun pregio degno di nota. La sceneggiatura è molto fantasiosa ma allo stesso tempo un po' troppo improbabile e forzata,si aggiunge una narrazione elementare, basilare; la regia punta tutto sull'effetto visivo e cerca invano di creare un alone di drammaticità da allegare al contorno fantasioso per rendere il tutto commovente, involontariamente comunque il tutto, quasi sempre, sfocia nella ridondanza e dunque nel massimo della banalità.
"Big Fish" inoltre è molto lento, la noia durante le due ore di proiezione sarà indubbiamente presente; insomma di buono c'è qualche icona come il gigante e quella di De Vito che nel complesso risultano essere simpatiche; oltre questa impercettibile parentesi circa i pregi del prodotto di Burton non resta che continuare a "spulciare" i vari difetti come, in questo caso, la pessima scelta di confondere il sogno e la realtà sistematicamente e a casaccio mandando in tilt la narrazione e lo sviluppo dinamico degli episodi risulta inesorabilmente assurdo e il finale poi è la trattazione sistematica della retorica. Il film cerca di divincolarsi dal solito filone ma francamente è difficile notare picchi di genialità, in pratica la "fusione" realtà/sogno è ormai divenuta anche essa una "carta conosciuta" della Cinematografia…
wega 31/12/2009 16:33:21 » Rispondi Miliardi e miliardi e miliardi di dollari investiti per pochi microgrammi di anti-materia, quando ce n' è un Kilo buono nella tua scatola cranica. Ma la narrazione non è elementare e basilare? E allora come fa poi lo sviluppo dinamico degli episodi ad essere inesorabilmente assurdo per la pessima scelta di confondere il sogno e la realtà sistematicamente e a casaccio mandando in tilt la narrazione? Stupido idiota.
LoSpaccone 31/12/2009 16:50:04 » Rispondi Non riesce proprio a concepire tutto ciò che non si attiene fedelmente alla realtà, come dimostra anche il suo commento a "Fuori orario". Forse ha qualche disfunzione neurologica. O forse da piccolo invece che leggergli le fiabe gli hanno letto solo i diari del duce e quindi il suo cervello non ha mai imparato a decifrare i codici di un racconto fantastico.
wega 02/01/2010 21:39:02 » Rispondi Il duce teneva un diario?. A me non hanno mai letto niente, in compenso giocavo con le (la) bambole...aah i capelli a spaghetti.
LoSpaccone 31/12/2009 16:53:18 » Rispondi Scusami, ma se una sovrapposizione tra realtà e sogno ordinata ed elementare come quella in questo film non ti ha fatto capir niente, devo dedurre che il tuo 8.5 a Mulholland drive è stato dato a ca**o di cane o mi sbaglio?