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LA MOSCA regia di David Cronenberg

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draghetta1989     9 / 10  06/06/2011 11:11:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il film migliore di Cronenberg sotto tutti i punti di vista e anche la migliore interpretazione di Jeff Goldblum, ne La mosca si possono ritrovare tutte le tendenze tipiche del regista in particolare la sua abilità nel mescolare sapientemente e in modo armonioso generi diversi tra loro dando vita ad un prodotto che spazia su svariati fronti offrendo molteplici chiavi di lettura; è una storia resa affascinante fin dal primo minuto proprio grazie all'unione di fantascienza, sentimentale, horror, splatter e riflessione filosofica, il film infatti altro non è che un viaggio teso, malinconico ed estremamente pessimistico nel meandri della psiche umana, resa ancora più fragile e cruda da una metamorfosi fisica e interiore. La mosca è lo straziante declino di uno scienziato che ha osato sfidare la natura, che ha avuto la presunzione di superare il confine tra uomo e Dio e che perciò è condannato alla rovina marcendo come essere umano e rinascendo come mosca: vi si possono scorgere una serie di rimandi religiosi e di illazioni filosofiche legate al pericolo incombente del prevalere della dimensione tecnologica rispetto a quella naturale, e la contrapposizione-unione distruttiva tra il primitivo (la mosca) e la l'ossessione del progresso che abbatte tutte le barriere imposte dalla natura stessa per il nostro equilibrio, ne è la rappresentazione più evidente.
Altro tema cruciale che ricorre in gran parte della pellicola è la "carne" osservata da diverse angolazioni, ancora una volta quella primordiale e quella "tecnologica", è significativo in tal senso il punto in cui Seth desidera che il suo computer scopra la poesia della carne per poterla riprodurre fedelmente al momento del teletrasbordo: lo scienziato cerca di fondere la dimensione naturale e poetica della carne con la dimensione tecnologica senza sapere che tale fusione è impossibile senza ripercussioni.
Si tratta in definitiva di un grande prodotto che offre notevoli spunti, inquietante e tetro grazie alle indubbie abilità registiche, curato nella sceneggiatura e nella realizzazione, in particolare va riservata una nota al trucco del protagonista giustamente premiato con l'oscar; mezzo punto in meno solo per il finale, che per quanto angoscioso ed evocativo mi è sembrato un po' frettoloso, come se il film fosse stato troncato di netto, forse una pellicola del genere avrebbe meritato un epilogo un po' più approfondito.
In ogni caso un 9 più che dovuto.