LA MOSCA regia di David Cronenberg

Qui di seguito alcune riflessioni strettamente personali, riguardanti l'interpretazione della pellicola.
Decontestualizzando e reindirizzando tale opera ad un contesto differente, vorrei mettere in evidenza alcune "allegorie" da me riscontrate, che, pur non essendo probabilmente conformi al reale messaggio celato negli oscuri meandri della mente del regista , potrebbero fornire un seppur limitato spunto di riflessione agli altri utenti del sito.
Seth Brundle, personaggio spavaldo e alquanto sicuro di sè, rappresenta la "scienza", il progresso e ogni "principio" a questi correlato. La mosca è invece figurazione di tutto ciò che riguarda la natura, di tutto ciò che è "primordiale". Dalla fusione dei due elementi, scienza e natura, non nasce, al contraio di quanto all'inizio si lasci intuire, un "essere" migliore o perfetto (non si ha cioè un miglioramento), ma un mostro orrendo destinato alla morte. E' a mio parere evidente la critica da parte del regista al mondo della scienza, o più precisamente della "fantascienza", che segna inevitabilmente il confine fra universo divino ed umano. La via del progresso, secondo Cronenberg, porta alla rovina e al decadimento non solo dell'uomo, ma anche della natura stessa. Il mutamento del protagonista, è forse una terrificante allegoria raffigurante il tetro avvenire di un pianeta sconvolto dalla presenza dell'essere umano?

E si potrebbe ancora proseguire nell'analisi...