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PRIMO AMORE regia di Matteo Garrone

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paride_86     6½ / 10  04/01/2009 19:34:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film "terribile". E' la storia di una ragazza che si lascia plasmare da un uomo in cambio del suo amore. Il tema è interessante e si può trascendere la questione specifica del peso, tipica soltanto del personaggio di Vittorio e che attecchisce su Sonia per motivi sentimentali (il ricatto d'amore) e sociali (più magra uguale più bella, nella società odierna). Il nodo centrale della questione è, secondo me, il dover pagare un pegno per essere amati, l'accettare di essere modellati da qualcun altro per sentirsi importanti. Mi è capitato personalmente di assistere ad una storia simile (che però, fortunatamente, non ha niente a che vedere con i fatti del film), di vedere una donna plasmarsi all'idea (e alle idee) dell'uomo che ama. Il problema di "Primo amore", però, è il non indagare le cause che permettono ad una donna presentata come "normale", nel senso di "sana", di cadere nella trappola di un uomo disturbato. Il film approfondisce la psicologia di Vittorio, trattando Sonia alla stregua di una vittima bidimensionale, senza storia passata. Questo è un problema presente anche nel precedente film di Garrone, "L'Imbalsamatore", in cui Valerio è l'inerme oggetto del desiderio di due poli diversi, che si fa contagiare da entrambi senza che agli spettatori sia spiegato il perché. Visto che in quel caso si trattava di un thriller/noir d'atmosfera, la cosa poteva anche essere tralasciata o rimandata all'interpretazione dello spettatore; qui no. "Primo amore" è un film verista, ha uno svolgimento lineare e cronologico, interpretazioni genuine e realiste. Insomma, si tratta di una narrazione senza fronzoli, eppure per giustificare ciò che accade io penso che il personaggio di Sonia andasse approfondito di più, sia nella psicologia che nelle motivazioni inconsce che la portano a subire quello che succede nel film.