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DARATT - LA STAGIONE DEL PERDONO regia di Mahamat-Saleh Haroun

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Beefheart     7 / 10  23/11/2007 16:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto film drammatico che riflette sulla figura paterna, sul bisogno di giustizia, sull'impunità. Più in generale, sulla situazione del Ciad dopo l'amnistia accordata a tutti i criminali di guerra. Una situazione che, oltre ad un forte senso di ingiustizia, può facilmente alimentare spirali di violenza e vendette private. In questo contesto i protagonisti del film si dibattono tra rancori e sensi di colpa, in cerca della cosa giusta da fare. Vivere nell'odio e nel ricordo non è sano, ma dimenticare non è facile. Succede quindi che sotto la luce abbagliante della stagione secca, tra paesaggi rurali e grossi centri urbani, prende forma il dramma psicologico di Atim, che deve decidere le sorti di colui che un tempo fu l'assassino di suo padre e che ora, inconsapevolmente, gli propone di prenderlo sotto la sua protezione. L'intero film si concentra sul travaglio interiore del giovane vendicatore, ottimamente interpretato dal bravo Ali Bacha Barkai, espresso a suon di sguardi e silenzi che non lasciano scampo e ad ogni fotogramma ribadiscono "a gran voce" quanto sia difficile, duro ed eroico prendere in considerazione l'ipotesi di un perdono (o, quanto meno, di una vendetta non consumata) che, una volta tanto, potrebbe interrompere la catena della violenza. Regia priva di fronzoli, recitazione convincente, sceneggiatura scorrevole e funzionante, fotografia luminosa. Nel complesso: meritevole.