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PAYCHECK regia di John Woo

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Spotify     6 / 10  11/11/2016 05:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sci-fi di puro intrattenimento, senza infamia e senza lode. L'obiettivo del regista, almeno quello primario, era quello di dirigere una pellicola da "pop-corn", senza alcun secondo fine e senza alcuna introduzione di un qualsivoglia messaggio morale o quant'altro. Per di più, la pellicola è basata anche su un racconto, per cui il caro John Woo non ha neanche dovuto spremere le meningi per farsi venire qualche brillante idea. Il director, già famoso all'epoca per aver diretto importanti action/thriller come "Face Off", stavolta appunto, vira verso rotte decisamente più commerciali. Basandosi dunque sull'opera letteraria di Philip K.Dick, il prodotto sfornato dal regista cinese, è un fanta-action di media qualità, è uno di quei film che guardi una volta soltanto.
La trama segue le vicende di Michael, ingegnere informatico, il quale periodicamente compie delle missioni top-secret per conto di svariati individui. L'uomo, al termine di ogni missione, si fa cancellare la memoria. Un giorno, l'amico James Rethrick, propone a Michael una missione della durata di circa 3 anni. In cambio, l'ingegnere riceverà una montagna di soldi e altri tipi di benessere. Al termine dell'incarico, Michael non ottiene però alcun soldo e si ritrova solo con oggetti apparentemente inutili. Inoltre l'uomo è anche braccato dall'FBI, che nel corso della missione condotta da Michael, ha fiutato qualcosa di losco proprio riguardo gli studi del giovane ingegnere. Quest'ultimo si ritrova dunque invischiato in una complicata faccenda e la cosa più grave è che non può ricordare nulla di quanto compiuto nell'incarico affidatogli da Rethrick. Comincia un'indagine intricata alla ricerca della verità.
Woo tratta la trama in una maniera abbastanza superficiale, infatti, invece di raccontarla con l'approfondimento che meriterebbe, preferisce girare lunghe scene d'azione, che, per quanto belle, non sollevano il lavoro dalla sua condizione di prevedibilità e approssimazione. E' anche vero che solo la sceneggiatura di per se ha diversi difetti, ma ne parleremo più avanti.
La direzione degli attori è piuttosto minimale, Woo caratterizza i personaggi al minimo sindacale, nessuno di essi è davvero intrigante, non si viene mai a creare quel senso di appartenenza che dovrebbe esserci tra lo spettatore e i protagonisti di un film.
Il ritmo è buono, diciamo che dal lato della narrazione, il regista non si scompone più di tanto, limitandosi a raccontare gli eventi con una modesta linearità. Tuttavia la pellicola resta divertente grazie alle frequenti e movimentate scene d'azione, le quali permettono di mantenersi sui binari dell"alta velocità". Effetti speciali validi, usati discretamente bene da Woo, diciamo che nell'economia del film, fanno la loro figura. Il finale è quanto di più scontato ci possa essere, si intuisce già a metà pellicola come andrà a finire, tuttavia, tecnicamente non è brutto e, ripeto, nella sua scandalosa prevedibilità, chiude in maniera dignitosa l'opera.
La fotografia mi è piaciuta, forse l'unica cosa realizzata come si deve, è caratterizzata infatti dei colori molto futuristici che si sposano alla grande col tema del film. Qui Woo dimostra di saper usare i mezzi a sua disposizione. Le scenografie sono interessanti, in alcuni episodi ben trattate dal director come ad esempio durante la "scena della metropolitana", dove la location ha un non so che di opprimente.
Il cast è piatto: Ben Affleck è più stereotipato che mai, la sua interpretazione appare svogliata e fatta così tanto per farla. L'attore di Berkeley non trasmette alcuna emozione e conferma la sua mediocrità in fase recitativa. Espressioni da vero fesso e interpretazione dei dialoghi insipida. Riguardo Aaron Eckhart, il discorso è uguale a quello fatto per Affleck e in più aggiungo, che l'uomo recita uno dei cattivi più ridicoli della storia del cinema. Uma Thurman invece, è sempre brava e difatti penso che un'attrice del suo calibro non centrava niente con un prodotto come "Paycheck".
Una cosa che manca totalmente è la suspense, non si avverte mai (se non leggermente nella sopracitata "scena della metropolitana") e le sequenze dove dovrebbe esserci, sono di un'intuibilità imbarazzante. Un esempio perfetto è la scena che vede Affleck e Giamatti al bar, col primo braccato da alcuni individui armati. Il nulla completo.
La sceneggiatura ha un sacco di forzature, di cose lasciate irrisolte, il movente del cattivo che non viene mai spiegato chiaramente ecc ecc... I momenti action sono gonfiatissimi e prendono un sacco di spazio, segno evidente della pochezza di idee. Colpi di scena scadenti, alcune situazioni ripetitive e stesura dei personaggi che lascia molto a desiderare. Dialoghi senza un minimo di mordente. Insomma, uno screenplay davvero scarso.
Colonna sonora sentita e risentita.

Conclusione: film di fantascienza che nulla da e nulla toglie al genere, fondamentalmente raggiunge la sufficienza per via di buone scene action e una apprezzabile fotografia. Il resto lascia il tempo che trova. Modesto.