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A DOPPIA MANDATA regia di Claude Chabrol

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8 / 10  07/04/2012 10:05:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Soleggiato melò d'oltralpe di Claude Chabrol, strepitoso nella suggestione delle scenografie e delle ambientazioni giallognole e verdi della campagna francese, che scorre gradevolmente per tutta la breve durata, colpendo lo spettatore, grazie ad un ottimo colpo di scena finale e ad un'ottima recitazione, tra cui spicca anche un esordiente Jean-Paul Belmondo, sempre a suo agio, questa volta nelle vesti di un personaggio alquanto 'antipatico', ma che può essere apprezzato per la sua espressività: l'ungherese Lazlo Kovacs (doppiato magistralmente dalla voce glaciale di Nando Gazzolo).
Interessante è anche la vicenda gialla della trama, con il delitto avvenuto nella villa dei Marcoux, in cui Belmondo si improvvisa detective e alla fine riuscirà anche a scoprire il colpevole prima delle autorità! Più che egregia è la regia di Chabrol, cineasta importante, forte esponente della Nouvelle Vague, con cui il film, senza dubbio, è imparentato, e non male è anche la colonna sonora, forse leggermente assente e con brani non troppo indovinati.
Per le sequenze, da citare è senza subbio quella finale che ripercorre l'omicidio di Leda, in cui i dialoghi tra la stessa e il suo assassino sono sorprendenti ed, anche, se vogliamo, quella in cui Belmondo fa colazione in campagna: sarà sicuramente molto villano, nel suo personaggio, ma d'attore lo apprezzo molto e devo dire che mi è piaciuto anche in questa insolita veste di ruba-cuori-scortese, quando entra in casa e chiama la cameriera gridando, scucendo, nel frattempo, il vestito che la signora Therese stava ricamando...
Sicuramente da vedere questo "A Double Tour", ma alcuni cliché ci sono tutti (vedasi il giardiniere con il rastrello e qualche altro dettaglio forse eccessivo).