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IL DIAVOLO PROBABILMENTE regia di Robert Bresson

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  24/07/2008 15:56:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il diavolo probabilmente..", oltre che essere il titolo, è anche l'unica risposta concreta, tangibile che Bresson riesce a dare in questo importantissimo film. Tra l'altro è un film difficile, ma, già andava visto nel 1977, figuriamoci ai giorni nostri. Documentaristico nella denuncia ad una catastrofe ambientale prossima(pochissimi anni prima di Chernobil uno dei tanti esempi), cinematografico nel dramma di un ragazzo per raccontare tutto ciò, con un lungo flashback, lungo quanto il film. Difficile dunque proprio perchè Bresson è un regista che "crede nella metafisicità del Male", un film asciutto, in perfetto stile di questo autore, ma che nasconde una fertilità palpabile, tanto che credo sia indispensabile, per fare un'analisi accurata, la visione di tutte le opere di questo regista, per cercare almeno di capire la parte drammatica della storia, che ha qualcosa in comune con "Pickpocket" e "Il processo di Giovanna d'Arco", le sole che ho visto finora. Non so che altro dire, da vedere.
Hal Dullea  12/08/2008 17:43:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'argeant", ovvio.
Invia una mail all'autore del commento wega  13/08/2008 15:04:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che "diavolo" ne so.
ULTRAVIOLENCE78  09/08/2009 22:43:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già, "è l'unica risposta concreta che Bresson riesce a dare".

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ULTRAVIOLENCE78  10/08/2009 16:53:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'argent".
ULTRAVIOLENCE78  10/08/2009 16:56:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ho su scritto, IL DIAVOLO P. e L'ARGENT costituiscono la svolta nella produzione di Bresson che, al termine della sua carriera, ha capito che non c'è modo d'ovviare al male. Ma tu quale Bresson preferisci? Quello ultimo apocalittico o quello più conciliante?
Invia una mail all'autore del commento wega  10/08/2009 18:10:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda il più poetico e il più bello è forse "Balthazar". Ma non riesco a togliermi dalla testa il Bresson a colori, quello pessimista (strano eh?proprio quando ci mette il colore) e profondamente legato ai bill, al denaro; non riesco a togliermi dalla testa l' "Argent", che ho rivisto l' altro giorno, sia per la storia che ha dell' incredibile, sia per il linguaggio forse ancora più rigoroso ed essenziale degli anni 50/60. Non c' è un frame in più di quel che serva, come credo non se ne potesse più toglierne manco uno, dal film.